Atri, PD contrario alla chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale San Liberatore

atri ospedale.jpg1Atri, “Le dichiarazioni dell’Assessore alla Sanità Paolucci anticipate a mezzo stampa sulla ventilata chiusura del Punto Mascita del’Ospedale San Liberatore di Atri incontrano la nostra totale contrarietà. Già da tempo ci siamo occupati quotidianamente di questa questione, coinvolgendo lo stesso Assessore alla Sanità, il Segretario Provinciale del PD di Teramo Gabriele Minosse e numerosi rappresentanti di partito e amministratori democratici di Silvi, Pineto, Roseto, Castilenti, Cellino Attanasio, Bisenti e Castiglione Messer Raimondo”.  

Lo dichiara, attraverso una nota, il circolo PD di Atri, precisando di volersi opporre “sia sotto il punto di vista formale che sostanziale: non possiamo accettare che si facciano annunci senza alcun preventivo confronto con le parti interessate e che si prosegua con la politica dei tagli senza indicare alcuna seria progettualità. Tutto ciò ci lascia particolarmente sgomenti: ci si è totalmente dimenticati delle battaglie e delle iniziative che hanno visto in prima fila il Partito Democratico e le forze del Centro Sinistra a tutela del presidio atriano; iniziative a cui, a suo tempo, ha avuto modo di partecipare lo stesso Assessore Regionale. Ovviamente ci addolora ancora di più il fatto che tale modo di procedere venga dalla nostra stessa parte politica, ma di fronte a scelte così negative per la collettività non vi può essere alcun vincolo di schieramento. Tutelare la salute dei cittadini è un principio sacrosanto che deve essere sempre salvaguardato; a tal proposito ci rendiamo conto che alcuni sacrifici vanno affrontati, che non si può dare ‘tutto a tutti’ , ma certamente la preoccupazione principale deve restare, in ogni caso, quella di offrire alla cittadinanza assistenza sanitaria adeguata”.

Per il Pd Atriano “oltre non si può andare, che occorre finalmente indicare quale deve essere “la missione” dell’ospedale atriano senza operare ulteriori depauperamenti. Chiediamo dunque di avviare finalmente una fase di confronto con le parti interessate, così da definire in maniera chiara e coerente il futuro del San Liberatore”.

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