In ospedale per una febbre, succederà anche questo con la nuova riforma: ecco perché il tuo medico di base potrebbe sparire

Si potrebbe andare in ospedale per una febbre, questo potrebbe accadere con la nuova riforma dei medici di base: ecco per il medico potrebbe sparire.

Sono già diversi mesi che il governo discute con le Regioni sulla riforma dei medici di famiglia. I lavori però ora sembrano in dirittura d’arrivo, in cui è stato posto un compromesso definitivo che ha messo d’accordo le parti. Il testo della bozza è stato visionato dal Ministero della Salute, Orazio Schillaci, e porta con sé diverse novità. Una delle più importanti, riguarda proprio la figura dei medici.

medico con paziente
In ospedale per una febbre, succederà anche questo con la nuova riforma: ecco perché il tuo medico di base potrebbe sparire – abruzzo.cityrumors.it

Secondo quanto stabilito dalla riforma, i medici si troveranno davanti una scelta molto importante: potranno scegliere se rimanere liberi professionisti convenzionati con il Sistema Sanitario Nazionale (SSN), che ricevono e visitano i pazienti in uno studio privato (come accade oggi), oppure se diventare dei dipendenti della sanità pubblica, dove lavoreranno in altre strutture. Andiamo a vedere nel dettaglio che cosa cambia per i pazienti e, soprattutto, quali sono i rischi ai quali si va incontro.

Riforma dei medici di base: cosa cambia per i pazienti

All’inizio l’esecutivo aveva come obiettivo quello di trasformare tutti i medici di base in dipendenti pubblici, ma questa proposta è delicata perché la categoria e le amministrazioni regionali si sono fermamente opposte a questa idea. Per questa, dunque, ragione si è deciso per una sorta di via di mezzo, in cui saranno i medici a scegliere che cosa fare.

Il ministro Schillaci ha confermato che, per i medici dipendenti pubblici i luoghi di lavoro potrebbero cambiare, per differenziali da coloro che decidono di rimanere liberi professionisti. L’idea è quelli di farli passare nelle strutture della medicina del territorio previste con il piano Pnrr, come le Case di comunità, in cui il medico di famiglia è una figura riavente all’interno.

medico che scrive su cartellina
Riforma dei medici di base: cosa cambia per i pazienti – abruzzo.cityrumors.it

Come è facilmente intuire, ci saranno alcuni cambiamenti per quanto riguarda i pazienti. Avranno sempre la possibilità di scegliere il proprio medico di base di riferimento, al di là se questo sia privato o pubblico, ma è bene fare delle precisazioni:

  • Medico di base privato: la situazione non cambierà rispetto a oggi, dove i pazienti andranno in uno studio privato con gli orari stabiliti dal dottore.
  • Medico di base dipendente pubblico: il dottore lavorerà nelle strutture pubbliche e potrebbe andare nelle Case di comunità, le quali sono aperte per 12 ore al giorno. All’interno di quell’orario, però, il medico potrebbe essere sostituito da un collega, che potrebbe assistere i pazienti che ne hanno bisogno.

È bene poi sottolineare che anche i medici privati dovranno lavorare per alcune ore nelle strutture pubbliche di medicina del territorio. Per il momento si parla di 18 ore a settimane, ma questo non è stato ancora decido definitivamente nella riforma, quindi bisognerà attendere ancora un po’.

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Riforma dei medici di base: vantaggi e svantaggi, ci sono alcuni rischi

Leggendo il testo, potrebbero esserci dei miglioramenti per i cittadini nel caso in cui i proprio medico di famiglia non è disponibile. Se si parla di un libero professionista, i pazienti potrebbero rivolgersi ai Pronto soccorso per chiedere assistenza, proprio perché il loro medico non è in servizio. Le cose però cambiano con un medico dipendente pubblico, perché verrà sostituito da un altro medico nella stessa struttura.

medico che scrive seduta ad una scrivania
Riforma dei medici di base: vantaggi e svantaggi, ci sono alcuni rischi – abruzzo.cityrumors.it

Un altro aspetto da tenere in considerazione, come spigato dalle associazioni di categoria, è che questa riforma potrebbe portare anche all’eliminazione del rapporto medico-paziente: non si concorda più una visita, ma si va in ambulatorio e la visita la fa il medico che c’è. Anche se comunque tutto dipenderà da come verrà messa in atto la riforma in modo concreto.

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L’obiettivo del governo è quello di rendere più attrattivo fare il medico di base, perché attualmente nei concorsi non vi è una partecipazione ampia. In Italia servono più medici di base e la riforma ha  lo scopo di rimpolpare la categoria.

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