Provincia Chieti, D’Amico (Pd): “Maggioranza disinteressata a lavoratori Ara senza stipendio”

camillo_damicoChieti. “Un atto di generoso coraggio misto ad una sostanziale solidarietà”. Così il capogruppo del Pd alla Provincia di Chieti, Camillo D’Amico, commenta l’approvazione a maggioranza dell’ordine del giorno relativo alla situazione dell’Associazione Regionale Allevatori (A.R.A.) i cui lavoratori da 11 mesi sono senza stipendio.

“Dopo che parte della maggioranza fece mancare il numero legale in un precedente consiglio nell’assise di ieri” spiega meglio il politico “la stessa ha buttato la maschera: quella di ubbidire silentemente a logiche ed equilibri esterni alla provincia che poco o nulla hanno a che fare con l’azione politica ed amministrativa portata avanti dal legittimo presidente eletto dai cittadini. Con il voto di ieri, il Pdl presente in consiglio non solo ha palesato un egoistico e palese disinteresse verso un settore produttivo e dei lavoratori che sono senza stipendio da 11 mesi, che però continuano a garantire il necessario servizio alle aziende zootecniche associate, ma si sono contraddetti su un testo elaborato da un loro uomo, il presidente del consiglio provinciale de L’Aquila, la cui assise lo ha già da tempo approvato all’unanimità”.

Secondo D’Amico, i contenuti del testo approvato sarebbero molto generici e blandi “con le sole affermazioni impegnative di esprimere solidarietà ai lavoratori e la sollecitazione alla Regione Abruzzo di accentuare l’impegno a trovare una solerte soluzione. Probabilmente, per parte della maggioranza di centrodestra a guida Udc in provincia di Chieti, parlare di alcuni argomenti equivale ad una bestemmia e fare deliberazioni di merito significa porre disturbo al manovratore!!! Un’altra tegola alla già limitata autorevolezza e credibilità del presidente Di Giuseppantonio dal quale ci aspettiamo un coraggioso scatto di orgoglio ad onore della sua storia politica di uomo libero e moderato ma sempre più ostaggio di una maggioranza oltranzista e barricadiera della quale da tempo ne ha perso il timone”.

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