Sant’Egidio, piscina e asfalti: “amministrazione oramai allo sbando”

Sant’Egidio alla Vibrata. Piscina comunale, piano asfalti, videosorveglianza. Tre temi, diversi tra loro, per sottolineare “l’inefficacia del gruppo di maggioranza, privo di idee e progettualità per la cittadina”.

A lanciare strali sull’operato dell’amministrazione Romandini è il circolo di Fratelli d’Italia di Sant’Egidio alla Vibrata (che in consiglio ha due ex assessori: Annunzio Amatucci e Alessandra Lucidi). E lo fa analizzando tre diverse questioni, alcune delle quali tengono decisamente banco nel dibattito politico in questi giorni.

Piscina comunale. Mentre la piscina sta per riaprire i battenti il partito politico punta l’indice sulle strategie per la gestione dell’impianto natatorio.

“Il grave problema è che l’amministrazione comunale”, si legge in una nota, “dopo due anni di proroghe, non è stata capace di pubblicare il bando per la gestione della struttura, nonostante l’opposizione, tutta, abbia più volte sollecitato ciò.
Tale ritardo ha prodotto, altresì, uno smisurato aumento dei costi previsti per la gestione.

Infatti, mentre al vecchio gestore veniva chiesto ufficialmente di continuare l’erogazione del servizio alle medesime condizioni del contratto in essere fino al 31 luglio 2022 (circa euro 5000 mensili), nell’ottica del risparmio paventato dal sindaco, il nuovo gestore percepirà la somma di euro 8.500 mensili. Sottolineiamo, altresì, il mancato obbligo dell’assunzione del personale in forza alla struttura (clausola sociale)”.

Piano asfalti. Altra questione al centro della polemica c’è la questione dei lavori effettuati, che secondo Fratelli d’Italia “non hanno minimamente interessato le reali necessità della comunità intera. Infatti, l’individuazione delle strade da asfaltare, ha riguardato piccole zone di utilità quasi privatistica.
Paradossalmente, nell’unica via di pubblica utilità (traversa via Marconi), l’opera si è conclusa per metà della via.
Riguardo, invece, al rifacimento del manto stradale di piazza Umberto I, trattasi di appalti già aggiudicati dalla precedente amministrazione”.

Che fine ha fatto l’impianto di video-sorveglianza? Nella nota si chiede che fine abbia fatto il nuovo impianto di telecamere di sorveglianza, “dopo gli enormi “sforzi” economici messi in campo dall’amministrazione per sopperire alle carenze del precedente progetto.
Degno di nota è l’incarico assegnato al medesimo professionista”.

Impostazioni privacy