Montorio, deleghe aggiornate: minoranza chiede consiglio comunale

Montorio. “Il Ssndaco Altitonante, a un anno dal suo insediamento, con l’ennesimo colpo di scena all’interno della sua compagine amministrativa, defenestra dalla giunta Raniero Barnabei, record-man eletto con oltre 630 voti e in un momento spogliato dell’incarico di vice sindaco e di tutte le deleghe di assessore”. Esordisce così in una nota la minoranza al Comune di Montorio composta da Alessandro Di Giambattista, Alessia Nori, Eleonora Magno e Andrea Guizzetti.

“Quali sono i motivi di questa “epurazione”? Chiediamo riprendendo le parole dell’ormai vicesindaco. Come mai il Sindaco non ha più fiducia nell’uomo che lo ha portato al potere? È questa la domanda che tutta la comunità si sta ponendo e a cui purtroppo, da parte del sindaco, non è stata data alcuna risposta, se non l’annuncio chiaroveggente di un Barnabei investito di future grandi responsabilità: lo vedrà forse diventare ministro o forse presidente del consiglio o forse ancora il futuro sindaco della “Grande Montorio”?Ma è doveroso da parte nostra interrogare direttamente il Sindaco, a cui abbiamo inviato la richiesta di convocazione di un consiglio comunale che permetta di fare chiarezza su alcune situazioni d’ombra che generano non poche perplessità sulla tenuta della maggioranza”.

E ancora: “L’estromissione di Raniero Barnabei, infatti, sottraendo alla giunta un riferimento finora indiscusso, apre nella maggioranza crepe profonde che temiamo possano avere serie ripercussioni sulla vita amministrativa di un paese in piena fase di ricostruzione. Nella nostra richiesta di convocazione del consiglio comunale invitiamo inoltre tutti i consiglieri a tornare responsabilmente sull’argomento della localizzazione del polo scolastico, ritenendo troppo frettoloso il modus operandi dell’amministrazione: la nostra mozione propone di incaricare le commissioni consiliari permanenti III e IV di studiare in modo approfondito la questione e coinvolgere maggiormente la cittadinanza su una scelta strategica per il futuro della comunità. Il sindaco entro 20 giorni dovrà convocare il consiglio comunale, presumibilmente in presenza per far sì che anche la cittadinanza possa assistere, e avremo finalmente tutte le risposte alle nostre perplessità”.

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