Elezioni, tutti i movimenti per le candidature in Parlamento

Nel centrosinistra i giochi sono oramai fatti. Il Movimento 5 Stelle definirà tutto nelle prossime ore (fermo restando i riscontri della Parlamentarie), mentre nel centrodestra si va verso esclusioni importanti, anche se Forza Italia (in primis) ha sempre abituato e rivoluzioni in extremis.

 

 

Tra le esclusioni che fanno discutere in queste ore, ci sono il Presidente emerito della Regione, Gianni Chiodi, e il vice-presidente del consiglio regionale Paolo Gatti, entrambi in Forza Italia.

Sembra essere scontata la candidatura come capolista alla Camera, per il collegio Teramo-L’Aquila, per Fratelli d’Italia. Altre scelte devono essere ancora definite. Nella lista Lega-Noi con Salvini viene data, invece, praticamente per fatta la candidatura alla Camera come capolista di Lucrezia Rasicci, figlia di Renato, ex vice-presidente della giunta provinciale e di recente finito nei quadri del partito di Salvini.

 

Nel Pd gli scenari appaiono molto più lineari. Out Ginoble, alla Camera sarà candidato nel collegio uninominale Sandro Mariani, capogruppo Dem in Regione. Luciano D’Alfonso, invece, al proporzionale in Senato, mentre nella Camera, al proporzionale vengono date per certe le candidature di Dino Pepe, Luciano Monticelli e Anna Marcozzi al Senato. Già certa, invece, per la lista della Lorenzi, Giorgio D’Ignazio, al proporzionale.

 

“Dopo due legislature consecutive in Parlamento e 37 anni di politica attiva sul territorio, ho deciso di fare un passo indietro e di non candidarmi alle prossime elezioni”. Lo afferma l’on. Vittoria D’Incecco. “E’ per me una scelta sofferta e dolorosa, ma ritengo sia utile favorire il ricambio e – sottolinea – l’ingresso di energie nuove. C’è un tempo per tutto e credo sia giunto il momento di creare le condizioni affinché un’altra donna possa avere l’opportunità di vivere un’esperienza splendida come quella che ho vissuto io e portare il suo contributo di idee. Ringrazio il partito e, soprattutto, i cittadini per la fiducia che mi hanno accordato in questi anni. Continuerò a fare politica e non farò mancare il mio sostegno al Pd per assicurare al nostro Paese una classe politica competente con la speranza – conclude l’on. D’Incecco – di un futuro migliore per tutti”.

 

 

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