Civitella del Tronto: regolamento comitati di frazione da cambiare: minoranza affila le armi

civitella-del-trontoCivitella del Tronto. Il regolamento sui costituendi comitati di frazione, a Civitella del Tronto, anima il dibattito politico. Il dettato normativo, approvato lo scorso luglio, infatti, secondo i consiglieri di minoranza (Luca D’Alessio, Stefano Tucci e Giuseppe Zunica), presenterebbe principi “illiberali, anti-democratici e non rappresentativi della cittadinanza.

 “L’amministrazione comunale è stata inamovibile su tale scelta”, si legge in una nota. “Nonostante i numerosi appelli della minoranza finalizzati ad una legittima e coerente modifica di tale regolamento.A nulla è altresì valso il veto unanime da parte dell’intera opposizione in sede di approvazione di siffatto documento totalitario giustificato dall’utilizzo di una scorretta metodologia adottata dalla maggioranza sulla formazione e gestione di questi organismi di partecipazione popolare.Un comitato di frazione che si rispetti è innanzitutto apartitico e soprattutto mantiene la propria autonomia nei confronti dei partiti politici, delle associazioni, e di qualsiasi Ente o Pubblica Amministrazione.Questi costituiscono da sempre i prerequisiti necessari del comitato di zona, caratterizzanti l’espressione di una volontà democratica rappresentata dal popolo, che deve farsi interprete e promotore degli interessi dei cittadini di una frazione e non dei tornaconti elettorali della lista civica che ha vinto le elezioni comunali.Abbiamo ribadito il nostro giudizio positivo circa tali comitati di frazione, strumento sicuramente valido per la risoluzione di problematiche amministrative”. Si all’istituzione dei comitati delle frazioni, no ai criteri per la loro composizione. ” La vicenda di Civitella del Tronto” si legge ancora, ” rappresenta uno dei rarissimi casi in Italia dove i componenti dei 7 costituendi comitati, vengono scelti dall’organo politico in maniera assolutamente discrezionale e non direttamente dai cittadini attraverso libere elezioni, in completo sfregio dei sopramenzionati inderogabili e necessari presupposti, individuabili nel nostro ordinamento giuridico attraverso gli articoli 3 (principio di uguaglianza formale e sostanziale di tutti i cittadini rispetto alle Istituzioni e alla Legge) e 18 (principio di libertà associativa del cittadino autonoma e senza autorizzazione) della CostituzioneNon sussiste altresì all’interno del regolamento alcun criterio democratico sul selezionamento dei partecipanti ai comitati, che potranno essere individuati sulla base di scelte assolutamente discrezionali. Siffatti comitati di frazione rappresentano nell’idea di chi ha congegnato tale furbo meccanismo  uno strumento nelle complete mani del Sindaco e della sua maggioranza per conquistare consensi elettorali, Sindaco e maggioranza che non solo individuano le persone da inserire, ma ne controllano, con il diritto di veto, l’attività all’interno di tali comitati.

Per tali evidenti motivi l’opposizione consigliare andrà a depositare nella Segreteria comunale una richiesta di modifica del regolamento che tenga conto del principio che la nomina dei componenti del comitato avviene attraverso libere elezioni”.

 

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