Civitella del Tronto, scuola materna d Borrano: la lettera aperta FOTO

Stefano Tucci, consigliere comunale di minoranza al Comune di Civitella del Tronto (capogruppo di Articolo 1-Mdp) scrive una lettera aperta al sindaco Cristina Di Pietro e all’intero consiglio.

 

Nella lettera (corredata anche da materiale fotografico) viene evidenziata la situazione della scuola materna di Borrano e di tutte le anomalie della struttura scolastica.

 

La lettera

 

 

Voglio incominciare riportandole una frase: “…noi siamo in prigione, perché fuori, ha detto l’Ingegnere che non possiamo uscire e alle finestre, se sono aperte, non possiamo avvicinarci”. Questo pensiero declinato dalla semplicità e sincerità infantile (non le dirò il genere altrimenti subito si attiverebbe nella ricerca del colpevole di leso “Dipietrismo”), è più di ogni altra parola esaustivo della situazione che negli ultimi mesi si sta vivendo nella Scuola Materna di Borrano.

 

Avete fatto rientrare praticamente i bambini in un cantiere, in locali spogli di arredo, spartani. Ma questo è niente, questa volta vi siete davvero superati, non vi è bastato tenere i bambini della materna di Villa Lempa in locali caldi ed insalubri per anni, avete bissato largheggiando.

 

Ci sono molti dubbi infatti sulla tipologia di finestre utilizzate che non essendo a scorrimento aprono verso l’interno mettendo a rischio i giovani avventori, senza tende e bastoni a proteggerli da sole e caldo, cosa stanno sperimentando “l’effetto serra”?

 

Sull’esterno le immagini e i racconti dei bambini sono eclatanti tutto è ancora cantierizzato e lungi dall’essere terminato. Non avete avuto capacità di programmazione degli interventi, non avete avuto la sensibilità di predisporre soluzioni alternative nel frattempo che le opere fossero completate.

 

Fuori, il muro di contenimento di valle, appare pericolosamente ruotato e conseguentemente lesionato; sul lato monte nulla è stato sin ora fatto per la regimentazione delle acque superficiali ed il drenaggio di quelle del terreno (che la vegetazione rigogliosa segnale come abbondanti). Eppure anni fa proprio sul lato monte un muretto a mattoni ribaltò per la spinta della terra e già recentemente il Genio Civile vi esortava attenzione.

Se domani i bambini fossero costretti ad evacuare l’edificio, le vie di fuga sono libere e fruibili? Il punto di raccolta esterno dove è? E’ raggiungibile?

 

Un’ultima cortesia, “rimetta il guinzaglio” ad uno dei suoi assessori che mi hanno detto sia stato, in una riunione pre-apertura, molto maleducato (eufemismo) con insegnanti e genitori; fino a quando offende me nei consigli comunali deserti a cui lei ci ha abituato non succede nulla, ma quando si scaglia contro i cittadini è bene che cambi registro. L’esagitazione non è mai corretta ma di sicuro non lo è affatto quando siete nel torto marcio.

 

Nelle edificio furono trovati infatti degli escrementi di topo, lei Sindaco ha tentato di sminuire malamente l’accaduto, correndo a far pulire tutto, ma il “prodotto” dei roditori era invece anche presente sugli scatoloni dei libri che sarebbero andati poi in mano ai bambini.

Avrete di sicuro la faccia tosta di andare a tagliare un qualche nastro delle inaugurazioni un giorno, con tanto di buffet, allora quel giorno tra un brindisi ed un boccone di appetizer, si ricordi dei bambini, mandati come testa di ponte in quella struttura non terminata, al caldo, senza uno spazio esterno e con il rischio di incappare in escrementi di topo. (Stefano Tucci)

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