Emergenza rifiuti in Val Vibrata: scintille Panichi-Scarpantonio

bidoni_rifiutiVal Vibrata. Dall’emergenza rifiuti allo scontro politico in seno all’Unione dei Comuni. Alle difficoltà degli ultimi giorni nella normale attività di ritiro dell’immondizia, nei centri della vallata, alle stoccate di natura politica il passo è breve. Tutto è stato originato da una lettera inviata a tutti i sindaci dell’Unione da Pietrangelo Panichi, sindaco di Ancarano, che ha la delega sui rifiuti, per chiedere informazioni del perché si fosse deciso di non utilizzare più il centro di stoccaggio dell’Ecoconsul.

Mauro Scarpantonio, collega di Controguerra, ha giudicato inopportuna la nota, che ha creato polemiche in seno al consorzio intercomunale, rilanciando la necessità di gestire, in maniera autonoma, il ciclo integrato dei rifiuti, a partire dalla piattaforma di tipo B a Sant’Omero. Le critiche, piovute anche all’indirizzo di Pietrangelo Panichi hanno immediatamente prodotto una reazione. “ Il sottoscritto” illustra in una nota Panichi, “ si preoccupa che i rifiuti non restino per strada, mentre Scarpantonio dovrebbe spiegare ai suoi concittadini il perché, dal 2009, il suo Comune non paga più all’Unione dei Comuni le somme per il servizio di raccolta e smaltimento”. Le frizioni non sembrano essere solo di natura politica, o per lo meno la cosa è marginale, mentre nella discussione in atto entrano in ballo altri ragionamenti. “ La giunta dell’Unione” scrive ancora Panichi, “ non ha in nessun modo autorizzato la Poliservice a servirsi della piattaforma di Sant’Omero. Su questa delibera il sindaco di Controguerra ha espresso parere negativo, mentre ora ne parla con la possibile via d’uscita. E’ ovvio che per il corretto funzionamento del sito di Sant’Omero, destinato solo ad accogliere i rifiuti differenziati, ci si deve dotare prima di tutte le autorizzazioni del caso. Per quanto concerne la valutazione economica dei rifiuti, prima di azzardare ipotesi di aumenti o di risparmi, bisognerà attendere il rendiconto delle spese sostenute in questa fase di emergenza, soprattutto in relazione ai costi per il trasporto”.

 

 

 

 

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