Teramo. È stata ascoltata come persona informata sui fatti nell’ambito delle indagini sull’omicidio della figlia, Melania Rea.
Vittoria Garofalo è stata a colloquio questa mattina nella Procura di Teramo con i pubblici ministeri che lavorano per dare un volto all’assassino della giovane mamma di Somma Vesuviana.
La donna è infatti l’ultima ad aver sentito telefonicamente la figlia attorno alle 13.30 del 18 aprile, prima cioè che la ragazza si dirigesse, secondo quanto raccontato da Salvatore Parolisi, a Colle San Marco con il marito e la figlia. Ad attenderla fuori il cognato, Gennaro Rea e il figlio Michele.
Sembra che, più che sul contenuto della chiamata, già analizzato in passato, gli inquirenti vogliano saperne di più sullo stato emotivo della 29enne di Somma Vesuviana. Non solo. Pare anche che i pm Rosati e Aloisi siano interessati a sapere anche quale fosse il contenuto abituale della borsa di Melania.
Il colloquio si è svolto in procura, nell’edificio accanto al Palazzo di Giustizia, diversamente da quanto indicato in un primo momento nella convocazione della polizia giudiziaria, cioè in una caserma dei carabinieri alle porte di Teramo. La scelta di tenere in un primo momento l’audizione in caserma sembra fosse stata dettata dall’esigenza di evitare l’affollamento dei giornalisti.