Martinsicuro, l’antenna della zona portuale e il Piano mai approvato

Martinsicuro. ” In Comune da tempo era depositato in piano delle antenne, che però l’attuale amministrazione e le precedenti si sono ben guardate dall’approvarlo e consentire, così, ai cittadini di prendere parte alle scelte”.

 

Nella discussione che si è prodotta a livello cittadino sulla collocazione, nella zona portuale, di un ripetitore per la telefonia mobile, torna a far sentire la propria voce il Comitato Difesa Ambiente, che non lesina critiche al percorso seguito dall’amministrazione comunale. ” Quella zona” si legge in una nota, ” rischia di diventare il simbolo di una cittadina malamente amministrata dalla giunta Camaioni”.

 

 

L’elemento nuovo, fonte di discussioni e polemiche ruota attorno alla presenza, negli uffici comunali, di un piano di localizzazione delle antenne. Mai approvato, dunque, e mai entrato in vigore.

 

 

 

“Solo la pubblicazione del Piano avrebbe consentito ai cittadini di esprimersi e presentare le proprie osservazioni”, sottolinea Angelo Delfino, referente del Comitato, ” su un documento da considerare base di discussione e di confronto con la città: questa è la vera e sola partecipazione cui una amministrazione democratica non dovrebbe mai sottrarsi.

 

Così il ” Piano delle Antenne ” non è stato mai approvato ed è rimasto un documento “dimenticato” nei cassetti: le avvenute installazioni riguardanti le antenne sono state dunque autorizzate dalla Giunta Camaioni in assoluta autonomia senza interpellare i cittadini, i veri e unici “titolari” del territorio”.

 

 

In proposito il Comitato Difesa Ambiente, ma anche altre associazioni e singoli cittadini, sanno quanto le “osservazioni” alle decisioni dell’amministrazione Camaioni siano poco gradite alla giunta stessa che, anche recentemente, in occasione della revisione del “Piano di Classificazione Acustica” ha rigettato il contributo dei cittadini ed assunto decisioni che hanno penalizzato l’ambiente e i cittadini stessi.

 

L’amministrazione Camaioni non ci meraviglia più, ma alle sue decisioni non ci siamo conformati e non ci abitueremo mai”.

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