Civitella del Tronto, contenzioso Pubbliluce, Zunica chiede “lumi” alla maggioranza

Civitella del Tronto. Contenzioso Pubbliluce, un cono d’ombra che nasconde negligenza, omissioni e pressapochismo.

 

Il giudizio, al vetriolo, è di Giuseppe Zunica, consigliere comunale di minoranza al Comune di Civitella del Tronto.

Una lunga vicenda, nata nel 2008, quando l’amministrazione guidata da Gaetano Luca Ronchi (all’epoca in maggioranza c’era anche l’attuale sindaco, Cristina Di Pietro), sottoscrisse un convenzione con la società in questione per la fornitura di energia elettrica. Durante il percorso, però, si sono originati dei contenziosi.

 

Alla fine del giro, nel 2012, con una delibera di giunta fu avviata la procedura per il riconoscimento di un debito fuori bilancio in favore della Pubbliluce per circa 146mila euro.

 

“La nuova giunta”, scrive Zunica, ” insediatasi a giugno 2013 ha completamente ignorato questa delibera, tant’è che la Pubbliluce con diffida del 24 giugno 2014 invitava il Comune al saldo del residuo.

Non avendo avuto nessuna risposta la società, in data nel gennaio del 2015, faceva pervenire all’Ente una richiesta di arbitrato e invitava il Comune a nominare un arbitro entro 20 giorni.

 

L’ invito rivolto all’Ente non sortiva alcun effetto, tant’è che il Comune non nominava il proprio arbitro di parte, ne’ un proprio difensore.

 

L’ iter del lodo intanto proseguiva con la contumacia del Comune, che nel settembre dello stesso anno veniva condannato al pagamento della somma di 228.817,06 euro, comprensiva anche del costo dell’energia che la Publiluce continuava a fornire causa il ritardo distacco dei contatori”.

 

Sin qui la ricostruzione della vicenda, ma ci sono anche delle riflessioni politiche.

 

Quali conseguenze economiche pregiudizievoli possono essere derivate al Comune“, prosegue l’esponente di Inversione di Rotta, ” per non aver ottemperato agli impegni, per non aver nominato l’arbitro e un legale che potevano meglio rappresentare le ragioni dell’Ente in sede di giudizio e per il risultato economico della sentenza”.

 

Tutti interrogativi che Zunica gira all’amministrazione comunale.

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