D’Alfonso apre Fonderia Abruzzo a Civitella FOTO

Civitella del Tronto. “Questa sarà la Cernobbio della regione Abruzzo, dove le idee migliori, le ambizioni e la consapevolezza dei bisogni e l’utilizzo delle risorse finanziarie troveranno convergenza in una fusione intelligente per far sì che ci riguardi una nuova stagione di crescita e sviluppo”.

È con queste parole che il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha dato il via a Fonderia Abruzzo, il laboratorio di idee, che si tiene a Civitella Del Tronto, dal quale far scaturire una nuova progettualità per il futuro della Regione Abruzzo in Europa. Dodici i tavoli tematici, dal welfare al masterplan, all’industria sostenibile, solo per citarne alcuni.

“L’ambizione è far sì che in Abruzzo si aggiungano 60mila opportunità di lavoro”, ha detto il presidente, che ha poi spiegato come tra le priorità ci siano l’industria sostenibile e il turismo, con investimenti sulla “potenza di funzionamento dei depuratori e sul ritrovamento della qualità delle acque fluviali per avere un mare sempre più bello”.

D’ALFONSO CHIUDE LA PRIMA PARTE DI FONDERIA ABRUZZO: ‘MANCANO ALL’APPELLO 60MILA OPPORTUNITÀ’ DI LAVORO’

Si è conclusa la prima parte dei lavori di Fonderia Abruzzo, il laboratorio di idee, innovazioni, progetti e nuove visioni per il futuro della Regione in Europa, ideato dal presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso, in corso di svolgimento presso la Fortezza di Civitella del Tronto. Ben dodici i tavoli tramatici: Patto per lo sviluppo, Lavoro, Masterplan e Aree interne; Politiche della Salute, Welfare e Inclusione Sociale; Riforme costituzionali e istituzionali; Industria e Ambiente: sostenibilità d’impresa e social innovation; Reti per la connettività: infrastrutture e trasporti; Mitigazione del rischio idrogeologico e protezione civile; Tutela ambientale: qualità e quantità delle acque, energie rinnovabili e riciclo dei rifiuti; Strategie di valorizzazione culturale e turismo; Macroregione adriatico ionica e finanziamenti diretti; Scuola e Università: istruzione, formazione, alta formazione, formazione per la ricerca, ricerca , innovazione, trasferimento tecnologico; La riforma della Pubblica Amministrazione: i soggetti pubblici, le società partecipate e i modelli d’azione; Politiche agricole ed economie del mare. Tavoli animati da illustri relatori tra i quali l’europarlamentare Massimo Paolucci, da stakeholders e da semplici portatori di idee. “Abbiamo tutte le condizioni per far diventare questo appuntamento di Fonderia una Cernobbio d’Abruzzo permanente – ha esordito il presidente D’Alfonso – sia per l’utile confronto che si genererà sulle idee e sui progetti di sviluppo sia per avere contezza dei problemi dell’Abruzzo così come delle risorse normative e finanziarie disponibili. In questa sede, – ha aggiunto – firmereremo con le parti sociali un Patto aggiuntivo rispetto al Masterplan, il Patto per lo sviluppo, che può avvalersi di una dotazione finanziaria di circa 250 milioni di euro. Risorse che vanno ad aggiungersi al miliardo e mezzo di euro messe già sul piatto dal Masterplan siglato con il Governo. A tal proposito, la presenza del sottosegretario Claudio De Vincenti, – ha proseguito – segna il dies a quo per l’avvio della contrattualistica”.

Secondo D’Alfonso, Fonderia Abruzzo potrà dare risultati concreti nella misura in cui sarà capace di stimolare un incremento di opportunità di lavoro per gli abruzzesi. “Al momento – ha sottolineato – mancano all’appello circa 60 mila opportunità di lavoro. I punti fermi sono la dotazione finanziaria e quella normativa. Bisognerà evitare, però, la democrazia recitativa del passato”.2016_07_09_FONDERIA_ABRUZZO_12

FONDERIA ABRUZZO: FIRMATO PATTO PER LO SVILUPPO TRA REGIONE E PARTI SOCIALI

E’ stato sottoscritto, questo pomeriggio, a Civitella del Tronto, in occasione di Fonderia Abruzzo, svoltasi nella storica Fortezza, il Patto per lo Sviluppo tra Regione Abruzzo e Parti Sociali come addendo alle misure contenute nel MasterPlan. A sottoscrivere il documento per la Giunta regionale è stato il presidente Luciano D’Alfonso, ideatore di questo primo think-thank regionale al quale hanno preso parte anche il Presidente di Svimez Adriano Giannola ed il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti.

Nel Patto, che rappresenta un unicum nel panorama nazionale e che prevede risorse pari a 250 milioni di euro, è oggetto di condivisione la programmazione unitaria dei fondi di derivazione comunitaria (FSE, FESR, FEASR, PON, FSC) sia in termini di azioni che di risorse e vengono previsti risultati attesi, tempi di realizzazione e verifiche. Tuttavia, su tutti i temi correlati allo sviluppo regionale proseguirà il confronto e ciò al fine di pervenire tempestivamente ad una definizione complessiva tesa al miglioramento delle condizioni dell’intera collettività abruzzese. “Giovedì 13 – ha annunciato il presidente D’Alfonso – partirà, grazie alla costante interlocuzione con il Sottosegretario Claudio De Vincenti e del Governo di cui fa parte, il dies a quo della procedimentalizzazione di questo addendum al Masterplan. Un lavoro di cento pagine, scritto a più mani grazie alla collaborazione delle imprese e delle organizzazioni sindacali e destinato a dare una scossa all’economia di questo territorio. Uno strumento aggiuntivo al Masterplan – ha concluso il Presidente – che determinerà anche una semplificazione del quadro finanziario”.

Un capitolo cruciale del Patto per lo Sviluppo è l’utilizzo delle risorse del FSE 2014-15-16 per venire incontro alla richiesta di misure di lotta alla disoccupazione (in particolare giovanile, femminile e degli espulsi dal processo produttivo), di gestione delle crisi aziendali con le politiche attive, di contrasto alla povertà e di azioni di inclusione socio-lavorativa, di iniziative di riduzione della fiscalità a carico delle imprese e cittadini abruzzesi. Nello specifico, si punta su driver dello sviluppo come impresa, lavoro e sviluppo; start up; istruzione e ricerca e sociale. Il quadro complessivo delle risorse messe a disposizione della Regione Abruzzo sui tre fondi strutturali prevede per l’F.S.E (Fondo sociale europeo), circa 142 milioni di euro, per il F.E.S.R. (Fondo europeo di sviluppo regionale) circa 231 milioni di euro e per il F.E.A.S.R. (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) circa 207 milioni di euro. Una parte, selezionata, di tali risorse sarà destinata proprio ai “progetti cantierabili” in 24 mesi che formano parte sostanziale del Patto per lo sviluppo, tutti connotati da estrema concretezza.

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