Bonifica Tronto: Di Paolo “basta strumentalizzazioni”. Soddisfatto il CiclAT per allargamento strada

taglio_alberiProsegue la discussione a distanza tra enti istituzionali e associazioni, ambientaliste e non, sugli interventi sulla sponda sud del fiume Tronto, attività che rvengono in qualche modo associate alla necessità di ridurre il fenomeno della prostituzione.

L’assessore regionale ai lavori pubblici, Angelo Di Paolo, definisce “infondate e ingiustificate” le critiche nei suoi confronti e sostiene e la necessità di “elaborare strategie utili al ripristino di una situazione di legalità su un territorio dove il fenomeno della prostituzione rappresenta un profondo vulnus nella qualità della vita e nella fruibilità dei luoghi da parte dei cittadini. “Tengo a precisare – ha continuato l’assessore – che la questura, sotto il coordinamento del Prefetto, è senz’altro l’organo istituzionalmente preposto a coordinare e disciplinare le azioni sul fronte della sicurezza dei cittadini. Come assessore regionale sono certo che sia un mio preciso dovere mettermi a disposizione di chi ha la pesante responsabilità di garantire la sicurezza di un territorio. Infatti, da oltre un anno la Questura ha elaborato una strategia operativa tesa a rimuovere ricettacoli o alcove improvvisate nella vegetazione utili per l’esercizio della prostituzione”.”La riunione, a cui la stampa ha dato risalto, – ha aggiunto – è l’ultima di una serie di azioni, comunicazioni, incontri che l’organo statale preposto alla sicurezza ha posto in essere. Fra le azioni operative da mettere in campo e’ stata individuata anche la necessità di ridurre la vegetazione lungo la strada ma il riferimento è alla vegetazione spontanea, cioè rovi e sterpaglie. Ritengo disdicevole, altresì, che azioni di ordinaria amministrazione siano confuse con azioni devastanti per il territorio. “Da ultimo – ha concluso l’assessore – voglio soffermarmi ancora sul tema del taglio delle piante. Ho già spiegato, per quanto di mia competenza, alla presenza del Prefetto, del Questore, dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine, fra cui il Comandante del Corpo Forestale di Teramo, dei sindaci e del Consorzio di Bonifica, che tutte le iniziative da approntare, devono necessariamente seguire le procedure previste in campo ambientale, per la natura demaniale dei suoli e in ragione della sicurezza idraulica. Analogo richiamo al rispetto delle normative vigenti, peraltro, era stato operato dai dipendenti degli uffici regionali di cui mi è attribuita la responsabilità”.

Pista ciclabile tratto finale bonifica Tronto: soddisfazione del coordinamento ciclabili Abruzzo Teramano. Nei giorni scorsi, in coincidenza con la diatriba nata sul taglio delle vegetazione sulla strada provincia 1 (conosciuta come bonifica del Tronto), l’amministrazione provinciale ha ribadito la volontà di prevedere, nell’immediato, la realizzazione di un progetto (la spesa prevista è dio 140mila euro), che prevede, per un tratto di 700 metri, l’allargamento della sede stradale con contestuale realizzazione di un percorso ciclo-pedonale tra l’innesto con la Statale 16 fino a San Giovanni di Colonnella. Un piccolo tratto – sottolinea il CiclAT – importantissimo per il futuro collegamento ciclabile verso l’entroterra e con l’altra sponda del Tronto, in linea con quanto proposto dalla nostro coordinamento”.”Il nostro intervento – precisa Raffaele Di Marcello del CiclAT – unitamente alle altre associazioni, è stato propositivo. Il problema della prostituzione, nella vallata del Tronto, è senza dubbio grave e complesso e ben vengano soluzioni che possano essere condivise ed attuabili.”

“La stessa Provincia – continua Di Marcello –  ha predisposto un piano d’area per la riqualificazione della vallata del Tordino, esempio virtuoso che può agevolmente riproporsi per il Tronto, con evidente vantaggio per la collettività. Il compito delle associazioni deve essere propositivo e collaborativo, ed il Coordinamento è sempre stato a disposizione degli enti locali per lo sviluppo dei temi della mobilità, ed ogni risposta positiva alle sollecitazioni che provengono dal territorio non può che essere una vittoria per tutti. Il clamore di questi giorni, al di là delle polemiche, è servito a sottolineare un problema e a delineare delle soluzioni che, con l’apporto di Enti, associazioni e cittadini, potranno essere facilmente attuabili”.

 

 

 

Impostazioni privacy