Tortoreto, crisi politica, Pdci: no alle larghe intese

Tortoreto. No a forme di collaborazione, sotto forma di larghe intese o appoggi esterni su singoli argomenti.

 

 

Insomma, al bando quello che mascherato come senso di responsabilità, giustifica accordi che passano sotto il nome di “inciuci”.

Se qualcuno aveva dei dubbi (soccorso ad una maggioranza in difficoltà e con numeri tutti da provare), la nota diffusa nelle ultime ora della sezione del Pdci, forza di opposizione in consiglio comunale (rappresentata da Roberto Celi), sgombra il campo da qualsiasi equivoco.

 

 

 

La presa di posizione esemplifica il giudizio sull’attuale fase politica e sulle difficoltà dell’amministrazione comunale, ma fa trasparire il pensiero di voci che negli ultimi giorni erano affiorate nel sottobosco dei possibili scenari politici cittadini.

 

 

” Quello che sta accadendo”, si legge, “è il logico approdo di due anni di equilibrismi e contraddizioni che hanno prodotto esclusivamente inattività. L’attuale stallo dello stato di crisi è dunque figlio coerente dell’immobilismo che ha sempre contraddistinto l’attuale maggioranza.

In ogni caso, al di là dei possibili sviluppi, è evidente che la parola fine sta per essere posta sulla questione”.

Parola fine che non presuppone, secondo la forza politica di minoranza (presente nella coalizione Tortoreto nel Cuore), nessuna forma di appoggio ad un esecutivo in difficoltà.

Non manca, nella stessa nota, una precisazione e un monito ai colleghi del Pd. ” Valutiamo positivamente la presa di posizione dei Dem, ” si legge ancora, ” arrivata grazie alle nostre sollecitazioni, e auspichiamo che in futuro le stesse possano essere espresse in maniera congiunta”.

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