SEL: ‘189mila euro per l’assistenza religiosa, mentre si si rischia chiusura 118 per Valle Siciliana’

Isola del Gran Sasso. “Alcune recenti scelte dell’ASL Teramana rischiano di perpetrare errori per quanto riguarda il tema delle priorità e dell’efficienza pubblica, per ultima la situazione della postazione 118 per i comuni della Valle Siciliana (Castelli, Castel Castagna, Colledara, Isola del Gran Sasso, Tossicia) a rischio di chiusura con la convenzione apposita in scadenza per fine estate, struttura dal valore strategico-territoriale per le zone interne e già in grande difficoltà senza medico e con infermiere h12. A questa situazione specifica chiaramente si aggiungono i continui tagli di budget che impediscono di fatto la tutela piena del diritto alla salute e alla sanità pubblica”.

Lo hanno dichiarato Enzo Di Pietro, consigliere comunale Sinistra per Isola, Stefano Ciccantelli e Tommaso Di Febo, rispettivamente coordinatore provinciale e regionale di Sel, spiegando che come partito “non siamo affatto contrari ad un opera di razionalizzazione della spesa per efficientare servizi e strutture ma riteniamo che ciò vada fatto con cognizione di causa e con responsabilità ed è per questo che contestiamo ad esempio il rinnovo della costosissima convenzione sull’assistenza religiosa, già oggetto di critica da parte della Funzione Pubblica CGIL, 189.000 euro di soldi pubblici nelle casse della diocesi mentre si continua a tagliare a scapito dei cittadini”.

Per i tre rappresentanti di sinistra “è’ inaccettabile. In un contesto di crisi economico-sociale e di bilanci ristretti all’osso è molto più importante salvaguardare il presidio in questione che continuare a spendere risorse pubbliche per un servizio che, peraltro, riguarda esclusivamente i pazienti di fede cattolica”.

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