Tortoreto, imposta di soggiorno: incassati oltre 200mila euro. I dati delle presenze

Tortoreto. La soglia dei 200mila euro, spartiacque  ipotizzato come incasso per l’introduzione sperimentale della tassa di soggiorno, è stata superata. In pratica le previsioni di bilancio sono state pienamente rispettate, con un introito (manca ancora qualche struttura che deve definire le procedure), che supera di qualche migliaia di euro, la somma ipotizzata.

 

E’ tempo di bilanci, al Comune di Tortoreto, per quanto concerne una della novità dell’estate appena messa in archivio. Tra queste l’applicazione, nel periodo compreso tra il 15 giugno e il 31 agosto, dell’imposta di soggiorno.  I dati e le implicazioni legate all’introito e agli scenari futuri, in ottica turistica, sono stati illustrati dal vicesindaco (con delega alle finanze), Francesco Marconi e dell’assessore al turismo, Giorgio Ripani.

 

I dati forniti consentono di allargare il fronte delle riflessioni. Non limitandosi all’aspetto strettamente economico, che comunque un indicatore in fatto di previsioni e presenze turistiche lo fornisce, ma anche di cristallizzare quelli che sono stati i visitatori di Tortoreto (settore ricettivo) e di pianificare delle strategie in materia di promozione turistica.

I numeri. Così come ha evidenziato Francesco Marconi, l’incasso dell’imposta di soggiorno (che veniva applicata fino a sei giorni consecutivi di permanenza, con esenzione fino ai 14 anni), ha rispettato ampiamento le previsioni. A giugno (dal 15) l’incasso è stato di poco inferiore ai 25mila euro, a luglio il flusso ha superato i 72mila euro, mentre in agosto l’incidenza sfiora ai 104mila euro. “ Il dato complessivo”, commenta Francesco Marconi, “ conferma quelle che erano le previsioni originarie e anche i flussi turistici dell’estate 2019, con un settore nel sulla fascia adriatica ha fatto registrare delle flessioni, ma che a queste latitudini. Sono somme, inoltre, che hanno consentito di finanziare il cartellone degli eventi e di avviare un percorso mirato per la promozione turistica. Insomma, un’imposta che viene reinvestita nel settore per un percorso di crescita”.

I flussi turistici. “Anche se il dato relativo all’imposta di soggiorno non può fotografare l’intero volume delle presenze”, aggiunge l’assessore Giorgio Ripani, “ degli aspetti importanti emergono. Dalla lunghezza del soggiorno, dalla fascia di età, dalla provenienza geografica. Saranno tutti elementi al centro del prossimo tavolo de comitato turistico, che grazie anche gli introiti dell’imposta di soggiorno, consentiranno anche di pianificare delle campagne di promozione, anche in alcune fiere del settore. E’ stata in ogni caso una stagione molto positiva, per quanto concerne il funzionamento dei servizi, la cura del territorio e la balneazione delle acque”. Ovviamente, il dato non comprende l’extralberghiero e i periodi non ricompresi dall’applicazione della gabella. Ma alcuni aspetti sono già di per sé interessanti.

Oltre il 50% dei turisti (presenti nel periodo temporale 15 giugno-31 agosto) ha soggiornato fino a 7 giorni; il 15% per 14 giorni, il 7 % per 20 giorni. Per quanto concerne la fascia d’età, quella maggiormente rappresentata rientra nella forbice tra i 30 e i 50 anni, con oltre 4mila bambini fino ad un anno di età. A dimostrazione, questa, della vocazione di questo tratto di litorale, scelto sempre più dalle famiglie. E poi la provenienza geografica: oltre il 50% dei turisti “censiti” arriva da Roma, seguiti a distanza dai milanesi. A queste latitudini, infine, non si registra una grossa presenza di turisti stranieri, in linea con quello che accade nelle altre località. E sotto questo aspetto, un lavoro di promozione sarà fatto, cercando anche di sfruttare alcune rotte dell’aeroporto d’Abruzzo. In ogni caso, i più presenti sono stati i turisti della Repubblica Ceca, che doppiano quelli tedeschi, secondi in classifica.

 

 

 

 

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