Teramo, nuovi infermieri ed OSS per la Asl. “Ma mancano i medici” FOTO VIDEO

Valentina, prima in graduatoria, è una teramana che da Ancona torna a casa grazie ai concorsi per OSS ed infermieri banditi dalla Asl di Teramo nei mesi scorsi.

Sono 132 (95 infermieri e 37 OSS) le nuove leve che da settembre saranno in servizio presso l’azienda sanitaria teramana, boccata di ossigeno attesa da mesi, ma solo una prima tappa nel percorso di rinnovamento e di ricerca nuovo personale. Ci sono infatti 85 nuove assunzioni (di cui 44 dirigenti/medici e veterinari) in ballo nei prossimi mesi. Ma è proprio il reparto medico a preoccupare il direttore generale della Asl di Teramo, Roberto Fagnano: “Si fa fatica a trovarli ed il numero chiuso delle facoltà non aiuta – ha detto – Vale soprattutto per alcune categorie, come anestesisti e radiologi. C’è da sottolineare che siamo in concorrenza con il privato, che alza il telefono ed assume nuovo personale. Noi invece dobbiamo fare procedura di concorso e procedura di mobilità, è un apparato da snellire”. Una preghiera che Fagnano rivolge alla deputata del PD, Stefania Pezzopane che accoglie la proposta del dg della Asl di Teramo.

Nella sala convegni del secondo lotto del Mazzini c’erano questa mattina anche l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, il Vescovo Lorenzo Leuzzi (che ha benedetto le nuove leve), oltre al direttore sanitario Maria Mattucci e quello amministrativo Maurizio Di Giosia. Presenti anche gli assessori regionali Luciano Monticelli e Giorgio D’Ignazio, il sindaco Gianguido D’Alberto, il vicesindaco di Giulianova Nausicaa Cameli, il sindaco di Atri Piergiorgio Ferretti, l’ex sindaco di Teramo (in versione medico) Maurizio Brucchi e molti altri medici e personale del Mazzini. A parlare sono stati chiamati anche alcuni membri delle commissioni dei due differenti concorsi.

“Facciamo sentire al paziente di non essere abbandonato – l’invito di Fagnano ai nuovi assunti – Facciamo un sorriso in più, perché serve e fa stare bene”. E sulle polemiche da parte di alcuni facenti funzione del Mazzini, non rientrati nei concorsi per i sei primariati nelle scorse settimane (quattro al Mazzini, uno per l’ospedale di Giulianova e uno di Atri, con tanto di accesso agli atti), Fagnano ha garantito che tutto verrà risolto entro il prossimo dicembre.

Con Paolucci, invece, l’argomento è ovviamente la location del nuovo ospedale e la polemica politica sul limitarsi a restaurare il vecchio o finanziare per l’appunto un nuovo nosocomio: “Non esiste una decisione all’unanimità in sanità – ha detto – In questo caso noi mettiamo i soldi e poi dal basso bisogna fare delle scelte. Serve un orientamento di massima entro la fine della legislatura per far partire l’investimento”. In sostanza, una decisione dovrebbe avvenire probabilmente entro la fine dell’anno.

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