Stop alla pesca delle vongole. Di Mattia (Cogevo): subito controlli sui depuratori

Martinsicuro. Una lettera circostanziata a tutti gli enti interessati affinché vengano attivati tutti i controlli necessari per garantire la tutela delle acque marine e di riflesso anche lsula qualità del pescato.

 

E con la quale si preannuncia la volontà di costituirsi parte civile qualora le verifiche richieste facciano emergere delle responsabilità di natura penale. In attesa di conoscere l’esito dei nuovi campionamenti in due zone interdette alla pesca delle vongole (il fronte tra Martinsicuro e Alba Adriatica e tra Montesilvano e Pescara), Giovanni Di Mattia, presidente del Cogevo (attraverso il legale Ernestina Portelli) chiama alla mobilitazione una serie di enti territoriali. Dalla Regione, all’Arta, alle Asl di riferimento, alla Ruzzo Reti e all’Aca.

 

” La gravità dei risultati emersi dai campionamenti”, si legge in una lettera, ” confermate poi dalle ordinanze dei Comuni di Alba Adriatica, Martinsicuro, Montesilvano e Pescara, è necessario un intervento urgente per la verifica del corretto funzionamento dei depuratori in gestione alla Ruzzo e all’Aca.

E’ infatti evidente che il provvedimento di sospensione dell’attività di pesca danneggia l’intero settore della pesca e quindi pregiudica l’attività lavorativa di tutti coloro che esercitano la pesca nelle predette zone.

Il Co.GE.Vo. Abruzzo, che rappresenta 82 imprese dedite alla pesca delle vongole, evidenzia la perdita economica subita a seguito della sospensione dell’attività, perdita economica che si riflette non solo sui singoli operatori della pesca ma anche sui nuclei familiari degli stessi.

Ed il pregiudizio economico è ancor grave atteso che la sospensione dell’attività di pesca arriva proprio nell’imminente apertura della stagione estiva ove la richiesta del prodotto vongola sul mercato aumenta in maniera esponenziale.

Appare essere allora di tutta urgenza un intervento di controllo e vigilanza sul sistema di funzionamento dei depuratori delle zone di Teramo e Pescara e, a tal fine, il Co.Ge.Vo. Abruzzo chiede a tutte le parti interessate che venga disposto un tempestivo controllo sui depuratori.

Ciò non solo ai fini della tutela della risorsa vongola, ma anche per la stessa tutela della salubrità delle acque e della salute pubblica”.

 

Nella stessa nota, il consorzio di gestione delle vongolare, chiede di istituire un tavolo di confronto con tutti gli operatori e organi interessati per concertare una soluzione comune. Oltre alla volontà di costituirsi parte civile, come parte lesa, qualora emergano precise responsabilità.

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