Pineto, un giacimento di petrolio al di sotto del Cenerone? FOTO

La scoperta è stata fatta ieri, nel tardo pomeriggio, da un turista olandese, Frank Van Dommel di 44 anni, tornato in vacanza a Pineto da pochi giorni. Si era fatto un giro nel geoparco di Borgo Santa Maria, per andare a visitare il Cenerone, il vulcanello di fango.

La sua attenzione è stata catturata quando ha notato un rivolo nero uscire dalla bocca del cratere. Di una particolare consistenza, quasi oleosa galleggiare in superficie e scorrere lentamente sul lato sud della dorsale, non visibile quindi dalla strada. Van Dommel è un chimico e di mestiere fa il ricercatore per conto di una multinazionale che opera nel settore delle ispezioni geologiche per individuare giacimenti di idrocarburi. Il ricercatore olandese non ha avuto dubbi: quella sostanza è verosimilmente petrolio che ha raggiunto la superficie fuoriuscendo dalla bocca del Cenerone dopo aver percorso una risalita di oltre 4 chilometri. In altre parole lì sotto ci sarebbe un giacimento di petrolio.

Frank Van Dommel ha immediatamente avvertito i vertici della multinazionale per avviare tutte quelle procedure per il rilascio delle autorizzazioni necessarie per iniziare un’ispezione più in profondità. Sul posto poco dopo le 18 è arrivata anche una squadra di vigili del fuoco. Due di loro, una volta indossate le tute bianche e le maschere di protezioni, hanno eseguito i prelievi, mettendo in sicurezza l’area. Dalla consistenza del materiale risalito in superficie, si tratterebbe di un idrocarburo puro al 75 per cento. Ovvero di qualità interessante per gli esperti del settore.

Dai dati analitici basati su tre algoritmi e un’equazione sul rapporto fango, gas metano rilasciato dal cenerone e densità del terreno, la sacca petrolifera potrebbe contenere da 500mila a un milione di barili. Van Dommel è certo che in quel punto potrebbe sorgere a stretto giro un pozzo di perforazione. Una trivella insomma che possa raggiungere da 4 a 8 chilometri di profondità. Ma non prima che la multinazionale per cui lavora abbia eseguito tutti gli accertamenti.

In tarda serata è stato avvertito il sindaco Robert Verrocchio il quale è rimasto sorpreso da ciò che stava accadendo. E’ andato sul posto per vedere con i propri occhi. Ha notato anche lui quel rivolo color coca cola. Subito dopo si è lasciato andare ad un commento.

“Non permetteremo che lì venga realizzato un pozzo petrolifero”, ha detto il primo cittadino, “il nostro è un geoparco che dovrà attrarre turisti e basta. Se c’è una vena che fa risalire in superficie il petrolio, attiveremo tutti i canali per fare in modo che venga chiusa. Stop al consumo di idrocarburi. Da Pineto siamo pronti a dare un segnale forte a chi pensa di trasformare il nostro pianeta in una groviera solo per interessi economici. Noi puntiamo sul turismo ecosostenibile”.

Il geoparco su cui sorge il Cenerone è stato inaugurato agli inizi dello scorso mese di febbraio. Un vulcanello di fango visibile anche dalla strada, a poche centinaia di metri dal casello autostradale di Pineto. Gli esperti erano certi che dal sottosuolo potesse risalire, oltre al fango, solo del gas metano. Ed invece, Frank Van Dommel è certo che ci sia un giacimento petrolifero.

Questa mattina una squadra di 12 ingegneri a mezzogiorno salirà su un volo di linea della KLM Royal Dutch, con partenza da Amsterdam. L’atterraggio è previsto a Fiumicino intorno alle 14. Due van con vetri oscurati saranno ad attendere gli ingegneri per il viaggio a Pineto. Arrivo al Cenerone intorno alle 17. I controlli inizieranno subito. Il sindaco Verrocchio è pronto ad indossare la fascia: “Il Cenerone non si tocca”.

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