Cirsu bomba ecologica. Ma in pochi sono scesi in strada a difesa di salute e ambiente (VIDEO/FOTO)

Ci si aspettava una manifestazione più partecipata, perché l’ambiente in fondo è la casa di tutti. Ma chi questa mattina è sceso in strada per protestare contro la presenza della discarica di Grasciano ha fatto sentire forte la propria voce.

Una manifestazione spontanea, organizzata dai comitati che da anni si battono per la salvaguardia del territorio, contro i miasmi provenienti dagli impianti che, come hanno scoperto anche gli ispettori dell’Arta, celano benzene un idrocarburo altamente tossico. Sotto la supervisione delle forze dell’ordine, i cittadini hanno manifestato civilmente, stanchi di convivere con la struttura Cirsu.

“Siamo stanchi di respirare cattivo odore”, dicono i cittadini, “non possiamo aprire le finestre di casa e non sappiamo cosa respiriamo fuori. Temiamo ovviamente per la nostra salute. Chi di dovere deve intervenire e anche in fretta”.

Il Cirsu è stato dichiarato fallito nel settembre del 2015. Secondo gli ex operai di Sogesa, società anch’essa fallita e che era il braccio operativo di Consorzio intercomunale per i rifiuti solidi urbani, la gestione pubblica ha sbagliato su tutti i fronti. La situazione è poi peggiorata negli ultimi tre anni. Le prime denunce per presunti sversamenti di percolato e liquami nel fiume Tordino provenienti dalle strutture di Grasciano risalgono a più di 10 anni fa.

Era il 2005 quando gli esponenti del Comitato Val Tordino documentarono come il percolato finisse nelle acque del fiume. Comunque, il problema legato alla presenza della discarica di Grasciano non riguarda solo il territorio di Notaresco. Ma anche le aree limitrofe come Selva Piana di Mosciano, Giulianova, l’hinterland di Roseto. Eppure il Comune di Mosciano ancora oggi si oppone al fallimento di Cirsu.

L’amministrazione infatti vorrebbe che la struttura restasse pubblica. Ma per molti la politica ha fallito. Un fallimento nella gestione della cosa pubblica da cui ancora non se ne viene fuori. Perché l’impianto ospita ancora oggi tonnellate di rifiuti organici, è presente il benzene. Una bomba ecologica che se esplodesse metterebbe a rischio la salute di migliaia di famiglie.

Tra i manifestanti anche il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura che attende l’ordinanza della Regione per la bonifica delle strutture di Grasciano del Cirsu. Da tempo chiede che i rifiuti organici vengano portati via perché rappresentano un pericolo per la salute dei cittadini. Spera che il provvedimento venga firmato entro la prossima settimana.

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