E’ morto Rocco Salini: aveva 85 anni

E’ morto a 85 anni, Rocco Salini, una delle figura politiche più influenti della provincia Teramana, ma anche a livello regionale. Era malato da tempo Rocco Salini, ed è spirato in una clinica privata dove era ricoverato da qualche tempo.

 

 

 

Chi era Rocco Salini. Originario di Castilenti, era un medico ed un politico e la sua attività iniziò nella Democrazia Cristiana.

 

Oltre al ruolo di presidente della Regione Abruzzo, dal 1990 al 1992, fu senatore dal 2001 al 2006, prima di Forza Italia e poi del Gruppo misto, e sottosegretario alla Sanità per poco più di un mese, con il secondo Governo Berlusconi (2001-2005).

 

Nel corso della sua attività in Senato, tra l’altro, fu membro della commissione permanente Igiene e sanità, della

commissione speciale in materia di infanzia e minori e della commissione d’inchiesta sul Servizio sanitario nazionale e fu anche presidente della commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito.

In Abruzzo fu anche assessore alla Sanità con il Governo guidato da Giovanni Pace. A Castilenti e in tutta la Valle del Fino lo ricordano per il forte impulso, anche economico, che diede al territorio. I funerali verranno celebrati domani in forma strettamente privata.

 

Il cordoglio del Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi

“Un altro protagonista della vita teramana ed abruzzese scompare, in questo periodo che si connota per il venir meno periodico di tante figure di primo piano che hanno marcato la nostra realtà territoriale nei decenni passati.

Rocco Salini ha interpretato l’impegno per la politica, proprio come un autentico servizio a favore dei suoi concittadini, riversando nell’attività pubblica quello stesso spirito e quella identica disponibilità che profondeva nella sua professione.

E davvero ha saputo fare tutto ciò, in ogni ambito delle articolazioni politiche ed amministrative in cui è stato chiamato o eletto, senza tentennamenti e senza riduttivi compromessi; animato invece dalla ferma volontà di ottenere il meglio, di favorire gli interessi della sua gente, di far sì che le condizioni dei singoli e quella generale del territorio fossero sempre migliori.

Con la scomparsa di Rocco Salini, va via un altro esponente di quella idea di politica intesa – starei per dire – in spirito “artigianale”, fondata sulle percezioni, sull’intelligenza, sull’intuito istintivo di chi la praticava e non avvezza agli equilibrismi, alle elaborazioni compromissorie cui siamo oggi abituati.

La città di Teramo, la provincia e la Regione Abruzzo possono salutare Rocco Salini con un partecipato sentimento di gratitudine, augurando che la classe dirigente a lui succeduta sappia interpretare e volgere al meglio l’insegnamento e lo stile che ha lasciato”.

Salini e il Braga. Dietro la “statizzazione” dell’istituto musicale Braga, infatti, c’è anche la mano di Rocco Salini. Era il 2005, quando sedeva al senato, e si fece promotore della firma del protocollo d’intesa con l’allora Ministro della Pubblica Istruzione, Letizia Moratti e al Governatore Pace, al Presidente della provincia di Teramo Ernino D’Agostino e dai sindaci dei Comuni di Teramo e Giulianova (Chiodi e Ruffini).

 

 

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