Pescara, “C’era una volta il Primo Maggio”: ancora critiche sui festeggiamenti

DiPietrantonioPescara. La polemica nata in luogo alle celebrazioni del 25 aprile si trascina fino alla festa dei lavoratori. Entra a gamba tesa il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Moreno Di Pietrantonio, sulla scelta effettuata dall’Amministrazione Mascia per i festeggiamenti del Primo Maggio, defindendolo “un Natale senza Bambinello”.

“C’era una volta a Pescara il 25 aprile festa della liberazione della resistenza e dei partigiani”, esordisce nella nota odierna Di Pietrantonio, e continua “C’era una volta il 1° maggio a Pescara, festa dei lavoratori organizzato dal Comune e dai Sindacati CGIL,  CISL e UIL”. Non una considerazione abbandonata alla nostalgia, bensì una dura critica all’esclusione delle forze sindacali che in tutta Italia si “arrogano” il diritto spirituale d’organizzazione della festa per eccellenza dedicata a quella una volta definita come classe operaia. “Il 1° maggio senza i sindacati dei lavoratori, il 25 aprile senza la resistenza e i partigiani sono come il Natale senza il Bambinello”, metaforizza il capogruppo Pd, che poi incalza: “Il 1° maggio, festa dei lavoratori con i sindacati è stato praticamente cancellato dall’Amministrazione di centrodestra del  Comune di Pescara appaltando una non meglio identificata festa alla Provincia senza i sindacati rinunciando alla tradizionale grande festa  del “1° maggio a Pescara”.

 

Con nostalgia, in questo caso si, Di Pietrantonio ricorda la “Festa ormai entrata nella tradizione di Pescara che l’Amministrazione di centrosinistra portava avanti dal 2003 con grande successo facendo diventare il “1° maggio a Pescara” punto di riferimento nazionale e seconda per importanza solo a quella di Piazza San Giovanni a Roma, giornata di grande musica, con concerti di Gianni Nannini, Nomadi e tanti altri artisti, di grande riflessioni sulle problematiche del lavoro e di contenuti culturali con la partecipazione di decine e decine di migliaia di persone provenienti da tutto l’Abruzzo e da altre Regioni oltre alla diretta televisiva”.

“Ai distratti e poco informati amministratori di centrodestra di Pescara”, prosegue Di Pietranonio, “ricordiamo che il 1° maggio nasce come momento di lotta internazionale di tutti i lavoratori senza barriere sociali e geografiche per affermare i propri diritti e migliorare la propria condizione. Ora non si capisce come questa amministrazione di centrodestra voglia festeggiare il “1° maggio a Pescara” senza i rappresentanti dei lavoratori, forse intendono cambiare anche i contenuti di questa giornata, forse intendono fare un’altra cosa?

La protesta dell’esponente Pd si estende anche all’esibizione di Luca Napolitano, “che poteva essere organizzato in qualsiasi giorno dell’anno; nulla a che vedere con la giornata ed il Concertone del 1° maggio a Pescara organizzata dalla precedente Amministrazione  Comunale  di Pescara e dai sindacati dei lavoratori per riaffermare i valori del Lavoro, della Pace, della Solidarietà, della Sicurezza sul Lavoro ed il contrasto al Precariato ed alla Disoccupazione Giovanile. Siamo davvero al ridicolo. I sindacati dei lavoratori non sono stati neanche interpellati da questa amministrazione come facevamo noi con mesi di anticipo per concordare contenuti e temi della giornata”. La stessa esibizione contestata la scorsa settimana dal coordinatore dei Giovani Idv, Fabio Ippoliti, ribadita oggi dopo le dichiarazioni rilasciate dall’assessorecomunale al Turismo, Barbara Cazzaniga, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento : “abbiamo volutamente scelto un artista professionista giovane per portare in piazza i ragazzi e l’intero Primo Maggio sarà dedicato ai giovani, ossia a coloro che più di altri soffrono la crisi occupazionale che ha investito l’intero paese. Il nostro è un messaggio di fiducia rivolto ai nostri ragazzi che sono il nostro futuro e l’invito a guardare con positività al proprio domani”, aveva detto l’assessore”; “Dopo aver sentito queste parole”, critica Ippoliti, “non riesco a capacitarmene; poi ho pensato che a Pescara ci sono tantissimi ragazzi svegli, che sono scontenti di tutto ciò e che domenica rifletteranno sul tema e sulle problematiche del lavoro lasciando spazio anche al divertimento…che di sicuro non sarà a piazza Salotto”.

Daniele Galli


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