Montesilvano, presunta propaganda fascista a scuola

Montesilvano. Si sarebbe introdotta nella scuola elementare ‘Ignazio Silone’ un’organizzazione di estrema destra con l’intento di ‘educare e disciplinare’ i bambini.

E’ quanto comunicato dall’Osservatorio Diffuso Contro le Discriminazioni, secondo cui l’organizzazione neofascista Forza Nuova, dietro presunta copertura dell’associazione ‘Nuovo Saline’, quest’ultima presieduta da Gianluca Milillo, avrebbe svolto ‘lezioni’ agli alunni dell’istituto.

Di fatto, l’associazione Nuovo Saline da tempo ha contatti con la scuola elementare ‘Ignazio Silone’, poiché sta portando avanti dei progetti incentrati sui rifiuti e sul loro riciclo: tra gli altri, l’ultimo progetto, ‘RiciclArte’, è in corso di svolgimento, ha preso il via due domeniche addietro ed ha riguardato la raccolta differenziata di materiali abbandonati in spiaggia e nell’area della riserva di Santa Filomena denominata ‘Anfiteatro Green’.

Riguardo all’associazione ‘Nuovo Saline’ e alle attività svolte, la nota stampa dell’Osservatorio comunica:

“sotto la copertura dell’associazione denominata ‘Nuovo Saline’ che, per stessa ammissione del presidente dell’associazione, è da considerarsi come parte integrante del movimento neofascista, svolge lezioni alle bambine e ai bambini dell’istituto”.

Riguardo al presunto ‘messaggio politico’ che la nota dell’Osservatorio attribuirebbe alle attività dell’associazione, si legge:

“L’associazione, nella pratica, non fa altro che continuare l’attivismo politico dell’organizzazione neofascista, liberandosi solo della simbologia nazifascista che caratterizza Forza Nuova. Ricordiamo che Forza Nuova è sotto inchiesta, anche in Abruzzo, per episodi di violenza legata alla discriminazione razziale, e protagonista di raid notturni contro stranieri e senza tetto”.
In generale, la questione della propaganda fascista è a monte, perché, secondo la legge, l’apologia del fascismo (Legge Scelba, n. 645 del 20 giugno 1952) è un reato:

la legge infatti vieta qualunque ‘riorganizzazione del disciolto partito fascista’, cioè non è lecita neanche la formazione di gruppi e/o movimenti che inneggiano al fascismo. Ecco cosa s’intende per ‘riorganizzazione del partito fascista’:

Art. 1 “Ai fini della XII disposizione transitoria e finale (comma primo) della Costituzione, si ha riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.

Apologia politica a parte, in un’inchiesta giudiziaria del 2015 condotta dal Comando provinciale di Pescara del Corpo Forestale dello Stato, tra gli indagati, risultava esserci anche Gianluca Milillo: l’operazione della Forestale, svoltasi a Chieti e Pescara e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia de L’Aquila, non riguardava l’argomento “apologia politica”, bensì “traffico illecito di rifiuti speciali e discarica abusiva”, come si legge dai primi risultati emersi dall’indagine denominata ‘Terre d’oro’;

indagine da cui scattarono cinque misure cautelari, 18 avvisi di garanzia e sequestri per equivalente di 3 milioni di euro e sequestrati oltre 400 mila metri cubi di materiale.

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