Pescara, Pedaggio asse attrezzato: inizia la raccolta firme Pd

petizione_pedaggioPescara. Petizione del Partito Democratico contro l’introduzione del pedaggio sull’Asse attrezzato inaugurata a tutti gli effetti. Questa mattina gli esponenti del Partito democratico abruzzese hanno preferito una giornata all’aria aperta per dare il via alla raccolta firme per dire No all’ennesima tassa che andrebbe a pesare sulle tasche dei contribuenti.

 

Stand, con tanto di ombrellone per ripararsi dal sole battente, posizionato all’ingresso della cartolina della città di Pescara: “Il Ponte del Mare”. Politici che scendono in strada per informare la popolazione dell’imminenza di un provvedimento che si anniderebbe dietro l’angolo. Dopo la presentazione degli ordini del giorno nelle assemblee elettive di Pescara e Chieti, ora il PD mobilita i cittadini. Primo giorno oggi di una petizione, che coinvolgerà principalmente le province di Pescara e Chieti.
“Il pedaggio sull’Asse attrezzato sarebbe la tassa più pesante degli ultimi venti anni imposta agli abruzzesi, – denuncia Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito Democratico-. Tutte le promesse del centrodestra di abbassare le tasse si infrangerebbero di fronte a questa imposta iniqua che colpirebbe indiscriminatamente tutti i cittadini, a partire dai pendolari – dice Paolucci,- e che rischierebbe di compromettere lo stesso tessuto produttivo, l’università, i consumi, danneggiando gravemente la competitività dell’area metropolitana. Una tassa vigliacca che punterebbe a fare cassa colpendo tutti, senza un minimo equilibrio in base alle reali possibilità economiche delle persone”.petizione_pedaggio2
Con un po’ di dati alla mano fare un bilancio non sarebbe poi così difficile: l’Asse attrezzato sarà incluso nelle 11 autostrade ed i 12 raccordi gestiti dall’Anas, al momento gratuiti, ma dove presto dovrebbe essere applicato il pedaggio; parliamo di un raccordo di 14,7 chilometri, dove ogni giorno transitano più di 300mila veicoli, un crocevia importante che lega l’interland alle città di Pescara e Chieti. A tutt’oggi non si potrebbe fare a meno del raccordo, utilizzato quotidianamente da tutti, anche dalle casalinghe per raggiungere i principali centri commerciali dislocati nelle periferie cittadine. Ma se dovesse essere confermata l’introduzione del pedaggio, non sarà ancora così facile servirsene all’occorrenza. La tariffa potrebbe oscillare tra i 50 centesimi e un euro, da raddoppiarsi, triplicarsi o quadruplicarsi a seconda dell’utilizzo, con una spesa che andrebbe a raddoppiarsi poi per camion e pullman. Un’autostrada per la città, quello che all’orizzonte si prospetta. “Un costo che sfiorerebbe anche i 200 euro al mese – continua Paolucci – e per questo che chiediamo ai nostri parlamentari di porre un freno ad un’azione disarmante per le tasche dei cittadini”.
Gianluca Fusilli, vicesegretario regionale PD, si sente scacco di un governo che starebbe sottoponendo gabelle pei i feudatari, “una tassa per attraversare la città che ci riporta indietro di millenni”, sottolinea Fusilli.

Stefano Casciano, segretario cittadino del PD e Antonello Linari, capogruppo del PD in Provincia lamentano la mano di un governo che starebbe solo raggirando i cittadini con tante promesse ma che poi in realtà mirerebbe esclusivamente ad intervenire sulle tasche del popolo per riprendersi, quei nove milioni di euro necessari a coprire i buchi.
Ai nostri politici resterebbero solo 45 giorni per fare qualcosa, dal 1 luglio lo spettro tassa asse attrezzato potrebbe entrare nelle case degli abruzzesi, nel frattempo l’Anas si starebbe già preparando a realizzare caselli ad ogni entrata e uscita dal raccordo. Un milione e 200mila euro la spesa che L’Anas si prepara ad affrontare, a fronte di un’operazione che però le consentirebbe di incassare tra i 4,5 e i 9 milioni al mese.
 

Monica Coletti

Pescara. Petizione del Partito Democratico contro l’introduzione del pedaggio sull’Asse attrezzato inaugurata a tutti gli effetti. Questa mattina gli esponenti del Partito democratico abruzzese hanno preferito una giornata all’aria aperta per dare il via alla raccolta firme per dire No all’ennesima tassa che andrebbe a pesare sulle tasche dei contribuenti. Stand con tanto di ombrellone per ripararsi dal sole battente posizionato all’ingresso della cartolina della città di Pescara: “Il Ponte del Mare”. Politici che scendono in strada per informare la popolazione dell’imminenza di un provvedimento che si anniderebbe dietro l’angolo. Dopo la presentazione degli ordini del giorno nelle assemblee elettive di Pescara e Chieti, ora il PD mobilita i cittadini. Primo giorno oggi di una petizione, che coinvolgerà principalmente le province di Pescara e Chieti.
“Il pedaggio sull’Asse attrezzato sarebbe la tassa più pesante degli ultimi venti anni imposta agli abruzzesi, – denuncia Silvio Paolucci, segretario regionale del Partito Democratico-. Tutte le promesse del centrodestra di abbassare le tasse si infrangerebbero di fronte a questa imposta iniqua che colpirebbe indiscriminatamente tutti i cittadini, a partire dai pendolari – dice Paolucci,- e che rischierebbe di compromettere lo stesso tessuto produttivo, l’università, i consumi, danneggiando gravemente la competitività dell’area metropolitana. Una tassa vigliacca che punterebbe a fare cassa colpendo tutti, senza un minimo equilibrio in base alle reali possibilità economiche delle persone”.
Con un po’ di dati alla mano fare un bilancio non sarebbe poi così difficile: l’Asse attrezzato sarà incluso nelle 11 autostrade ed i 12 raccordi gestiti dall’Anas, al momento gratuiti, ma dove presto dovrebbe essere applicato il pedaggio; parliamo di un raccordo di 14,7 chilometri, dove ogni giorno transitano più di 300mila veicoli, un crocevia importante che lega l’interland alle città di Pescara e Chieti. A tutt’oggi non si potrebbe fare a meno del raccordo, utilizzato quotidianamente anche dalle casalinghe per raggiungere i principali centri commerciali, dislocati nelle periferie cittadine. Ma se dovesse essere confermata l’introduzione del pedaggio, non sarà poi così facile servirsi quotidianamente del raccordo. La tariffa potrebbe oscillare tra i 50 centesimi e un euro, da raddoppiarsi, triplicarsi o quadruplicarsi a seconda dell’utilizzo. Da voci di corridoio il costo sarebbe addirittura maggiore per camion e pullman. Un’autostrada per la città, quello che all’orizzonte si prospetta. “Una cifra che sfiorerebbe anche i 200 euro al mese – dice ancora Paolucci – e per questo che chiediamo ai nostri parlamentari di porre un freno ad un’azione scellerata”.
Gianluca Fusilli, vicesegretario regionale PD, si sente scacco di un governo che starebbe sottoponendo gabelle pei i feudatari, “una tassa per attraversare la città che ci riporta indietro di millenni”, continua Fusilli.
Stefano Casciano, segretario cittadino del PD e Antonello LINARI, capogruppo del PD in Provincia lamentano la mano di un governo che starebbe solo raggirando i cittadini con tante promesse ma che poi in realtà mirerebbe esclusivamente ad intervenire sulle tasche del popolo per riprendersi, quei nove milioni di euro necessari a coprire i buchi.
Ai nostri politici resterebbero solo 45 giorni per fare qualcosa, dal 1 luglio lo spettro tassa asse attrezzato potrebbe entrare nelle case degli abruzzesi, nel frattempo l’Anas si starebbe già preparando a realizzare caselli ad ogni entrata e uscita dal raccordo. Un milione e 200mila euro. la spesa che L’Anas si prepara ad affrontare, a fronte di un’operazione che però le consentirebbe di incassare tra i 4,5 e i 9 milioni al mese.

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