Via Chieti: il bambù nelle aiuole non convince il Conalpa

Pescara. Il nuovo arredo verde realizzato in Via Chieti continua a non convincere associazioni e cittadini.

Sulla scelta di inserire il bambù e altri arbusti ornamentali interviene la sezione pescarese del Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio. “Si poteva realizzare di molto meglio”, commenta l’associazione in una nota, “Essendo Via Chieti una strada con presenza di traffico veicolare, l’arredo verde realizzato non rappresenta a nostro avviso una barriera contro l’inquinamento e non funge da infrastruttura verde in grado di produrre svariati servizi ecosistemici. Esso si configura a nostro avviso più come una sperimentazione, con valore prettamente estetico, che tralascia i veri problemi dell’inquinamento cittadino”.

“Non siamo convinti, alla luce delle ricerche scientifiche svolte sugli alberi e arbusti anti-inquinamento, che l’arredo verde di Via Chieti sia poco efficace per un miglioramento della qualità dell’aria”, continua il Co.n.al.pa. “Criticando totalmente la scelta del bambù, che riteniamo incompatibile con un contesto urbano di quel tipo, vista la crescita incontrollabile di questo tipo di pianta, si potevano appunto scegliere piante molto più interessanti per combattere le polveri sottili e gestibili a ridosso dei palazzi, come appunto l’Eleagnus x ebbingei, in siepe, arbusto gestibile e molto resistente, accanto a alberi di Ligustro e Photinia x frasseri che raggiungono in maturità i 5-6 metri di altezza. Queste piante oltre a produrre ombra e barriera anti-smog, avrebbero anche abbellito la via con fioriture profumate e colori. E queste barriere verdi potrebbero essere utilizzate anche in altre vie della città, con costi decisamente minori di gestione e una maggiore efficace sui risultati contro le polveri sottili.”

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