Pescara. “Il Fosso Vallelunga continua a essere trattato da qualcuno come una discarica a cielo aperto nella quale lanciare ogni sorta di rifiuto. Il danno è evidente sul piano estetico, ma soprattutto su quello della tutela della salute pubblica”.
E’ il Wwf di Pescara a rilanciare “le ripetute segnalazioni da parte dei residenti che, nel denunciare la presenza di topi ratti e zanzare, chiedono la pulizia del canale”.
“Il problema è che a favorire la presenza dei topi non sono certamente le piante che anzi restituiscono al pur cementato Fosso una certa naturalità, ma proprio quei rifiuti che, chiusi in un sacchetto o anche liberi, qualche ignoto si ostina scorrettamente a gettare nel canale”, afferma una nota del Wwf, che richiede “un intervento di pulizia, ma non certo con l’ingresso nel Fosso di mezzi meccanici che nel rimuovere i rifiuti arrecherebbero danno all’habitat fluviale. Bisogna organizzare una raccolta manuale dei sacchetti e degli altri materiali di scarto abbandonati nel sito e contemporaneamente prevedere un sistema di vigilanza (telecamere o altro) che possa consentire di individuare e punire chi viola le più elementari norme di igiene urbana”.
“Le guardie ambientali WWF in più occasioni hanno constatato la situazione di degrado del Fosso e hanno provveduto a inviare segnalazioni ad uffici comunali, finora senza esito alcuno”, riferisce l’associazione ecologista. ” Hanno tra l’altro segnalato persino la presenza di un cavo, sotto il ponte della strada litoranea, staccato e finito in acqua senza che nessuno se ne preoccupi. Trincerarsi dietro il rinvio ad altrui competenze non è accettabile. È necessario invece che la questione venga affrontata e risolta. Anche a tutela della fauna presente che non è certo avvantaggiata dal cibo malsano e dalla plastica che vengono messi a disposizione con i sacchetti abbandonati”