Processo Rigopiano, intestò la casa alla moglie: chiesto il sequestro dello stipendio per un imputato

Pescara. L’avvocato Romolo Reboa, che assiste alcune delle parti civili nel processo per il disastro dell’hotel Rigopiano, ha richiesto stamani, in udienza davanti al gup del tribunale di Pescara, il sequestro conservativo di un quinto dello stipendio a carico dell’imputato Paolo D’Incecco e conferito l’incarico al perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche autorizzate dal giudice.

Il giudice, alcune settimane fa, su richiesta dello stesso Reboa, aveva autorizzato il sequestro conservativo dell’immobile nel quale vive D’Incecco, ex dirigente del settore Viabilità della Provincia di Pescara e attuale dirigente della Regione Abruzzo.

Reboa, però, ha sottolineato come la proprietà dello stesso immobile, 33 giorni dopo la tragedia che vide la morte di 29 persone, era stata trasferita gratuitamente da D’Incecco alla moglie. Per tali ragioni è scaturita l’istanza per il sequestro dello stipendio.

 

Il gup ha inoltre proceduto ad affidare l’incarico al perito Caterina Del Zingaro per la trascrizione di una parte delle intercettazioni telefoniche, ossia quelle che riguardano il filone del depistaggio. Il consulente tecnico avrà 60 giorni di tempo per il deposito delle trascrizioni. Si torna in aula il prossimo 5 marzo, quando potrebbero essere formalizzate le richieste di riti alternativi.

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