Asilo al posto del parco a Pescara, il Wwf: “Visione miope”

Pescara. Dopo il pronunciamento del Tar e l’annuncio del Comune per il ricorso al Consiglio di Stato, il Wwf Pescara interviene sulla querelle dell’asilo in progetto al posto del parco pubblico in via della Fornace Bizzarri, a San Donato.

Un progetto fortemente osteggiato dai residenti, accanto ai quali nel novembre dello scorso anno anche il WWF aveva preso parte a manifestazioni di piazza. Una protesta concretizzata in un ricorso al Tar, presentato da numerosi cittadini e accolto nei giorni scorsi dal Tribunale Amministrativo, con la sentenza 114/2023.

“Abbiamo atteso nella speranza che l’amministrazione municipale potesse prendere atto della volontà contraria della popolazione corroborata dal pronunciamento dei giudici e decidere di percorrere un’altra strada. Il Comune ha invece annunciato il ricorso al Consiglio di Stato”, afferma in una nota il Wwf Chieti-Pescara, che giudica la scelta “inappropriata, perché contraria agli interessi di un nutrito gruppo di cittadini e della qualità della vita in quell’area: i servizi ecosistemici (regolazione climatica, depurazione dell’aria, rigenerazione psico-fisica, ecc.) forniti dal verde e dalla biodiversità urbana sono cruciali per la salute e il benessere di tutti e il verde pubblico non dev’essere mai sacrificato, meno che mai con i cambiamenti climatici in atto. Sarebbe dunque ben più opportuno cercare una soluzione alternativa, magari recuperando spazi già cementificati per scongiurare ulteriore consumo di suolo (com’è nello spirito dei fondi PNRR) piuttosto che insistere su una linea dannosa e sgradita”.

“Una scelta sbagliata, come sancito anche dalla sentenza, perché in quel luogo esiste un parco a suo tempo realizzato spendendo soldi”, prosegue il Wwf, “insistendo con la via giudiziaria, oltre al rischio di una nuova sconfitta, il Comune sembra avviarsi su una questione di principio che non ha alcun senso: l’interesse di tutti è ottenere il meglio per Pescara”.

“Ben venga, dunque, se si individua una soluzione per realizzare il nuovo asilo senza danneggiare il verde esistente, ma se ciò fosse impossibile sarà bene tenere a mente che è meglio rinunciare a un finanziamento piuttosto che spenderlo a ogni costo, con una visione miope, arrecando danno al tessuto urbano”, conclude l’associazione ambientalista.

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