Pescara: commercianti indignati per il maltempo:’Indecente manutenzione fogne’

tombinoallagatoPescara. Commercianti e artigiani indignati dopo i danni subiti per il maltempo: parte una lettera alle istituzioni per chiedere la manutenzione di fogne e canali. Confesercenti convoca l’assemblea: “Non vogliamo l’incubo di una nuova alluvione”.

Una verifica sul campo ed un vertice in tempi brevi sulla manutenzione di Fosso Grande e degli impianti fognanti delle vie al confine fra Pescara e Villa Raspa di Spoltore, con l’obiettivo di evitare il ripetersi di situazioni d’emergenza. La richiesta arriva da Confesercenti dopo aver partecipato, su invito delle imprese della zona, ad un’assemblea di commercianti, artigiani e residenti di Via del Circuito e delle zone al confine fra Pescara e Villa Raspa di Spoltore. L’associazione delle imprese ha avanzato questa richiesta ufficiale scrivendo una lettera a Genio Civile, Prefettura, Provincia di Pescara, Aca ed ai Comuni di Pescara e Spoltore. «L’urbanizzazione selvaggia di ampi tratti dell’area urbana ha contribuito in maniera decisiva a creare le condizioni per l’alluvione dei giorni scorsi a Pescara e provincia, oltre alla quantità straordinaria di acqua caduta in poche ore – sottolineano per Confesercenti il direttore provinciale Gianni Taucci ed il componente della direzione Confesercenti Piero Giampietro, che ha rappresentato l’associazione all’assemblea di Via del Circuito – e il nostro sportello sta assistendo decine di imprese nella conta dei danni. Ma bisogna percorrere ogni strada affinché si limitino i rischi futuri. Nel caso di Fosso Grande sono emerse denunce di una manutenzione ordinaria scadente e di interventi attesi da anni, con il timore che l’accumulo di detriti abbia avuto il suo ruolo negli allagamenti quella zona. Dopo le centinaia di migliaia di euro di danni dei giorni scorsi, nessuno può permettersi di far vivere famiglie e imprese nell’incubo che ciò possa avvenire di nuovo: l’unica condizione per ripartire è che si faccia chiarezza sulle competenze e si mettano le infrastrutture in condizioni di fare il proprio dovere. Per questo – concludono Taucci e Giampietro – abbiamo chiesto a tutti gli enti che hanno voce in capitolo, dalla Prefettura al Genio civile, dall’Aca alla Provincia ai Comuni, di attivare un tavolo urgente per fare il punto della situazione e intervenire a difesa di imprese e famiglie della zona».

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