Pescara, nuovo appello di Greenpeace per Cristian D’Alessandro

Arctic30_1_GLPescaraPescara. Oggi i volontari di Greenpeace sono scesi nelle piazze di tutta Italia per chiedere ai sindaci di esprimere la propria solidarietà verso Cristian d’Alessandro e gli altri attivisti di Greenpeace detenuti in Russia. Anche a Pescara questa mattina i volontari del gruppo locale si sono recati davanti agli uffici comunali per chiedere al sindaco Luigi Albore Mascia di aderire all’appello promosso dall’organizzazione per raccogliere il sostegno dei municipi italiani.

28 attivisti di Greenpeace e due giornalisti freelance, tra cui l’italiano Cristian D’Alessandro, sono da 59 giorni imprigionati in Russia con le accuse di vandalismo e pirateria. Dopo una protesta pacifica contro le trivellazioni petrolifere nell’Artico, la nave di Greenpeace Arctic Sunrise è stata sequestrata e le 30 persone a bordo sono state incarcerate. Ora i 30 rischiano fino a 15 anni di carcere

“Chiediamo ai sindaci – ha dichiarato Cristiana De Lia, responsabile campagna mare di Greenpeace – di prendere posizione a favore dell’attivismo nonviolento e contro le trivellazioni nell’Artico. Greenpeace ha già raccolto in tutto il mondo la solidarietà di personalità come Desmond Tutu, Aung San Suu Kyi, Paul Mc Cartney e, in Italia, Dario Fo e 139 parlamentari. Ora chiediamo anche ai sindaci italiani di sostenere la causa, al fine di ottenere un sempre più largo appoggio da parte delle istituzioni. In particolare, speriamo che anche il Primo Ministro Enrico Letta intervenga in merito e si esprima a sostegno di Cristian e di tutti gli Arctic30. Greenpeace chiede l’immediato rilascio delle persone detenute in Russia, recluse per aver protestato pacificamente al fine di proteggere l’Artico dalle trivellazioni che minacciano questo fragile ecosistema con possibili conseguenze disastrose per tutto il Pianeta. I membri di Greenpeace – conclude De Lia – avevano il diritto di denunciare questo fatto per il bene dei nostri figli e nipoti”.

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