Giulianova. “Avevamo temuto che i recenti contrasti sorti fra le società calcistiche di Giulianova e Colleranesco per l’utilizzo degli impianti del Fadini e del Castrum potessero diventare il pretesto per rimettere in discussione quanto già stabilito riguardo al Piano Integrato di via Cupa, e, purtroppo non ci sbagliavamo. Puntualmente, infatti, il sindaco Mastromauro, attraverso le dichiarazioni rilasciate ad un quotidiano locale, ha provveduto a rilanciare l’ipotesi di riportare in consiglio comunale l’argomento”.
Lo ha dichiarato l’associazione di cultura politica, Il Cittadino Governante, ricordando che “l’amministrazione Mastromauro ci abbia abituato a frequenti ed audaci retromarce, ma dobbiamo dire che questa supera ampiamente ogni limite. Malgrado siano passati solo sei mesi il sindaco, evidentemente, non ricorda quanto accadde in consiglio comunale, quando il piano venne modificato con l’approvazione degli emendamenti avanzati dal “Cittadino Governante” che, giustamente, accrescevano i benefici in favore della parte pubblica (fra i quali la realizzazione completa e anticipata del previsto campo sportivo). Ad approvare, e dunque a condividere quegli emendamenti insieme alla sua compatta maggioranza fu proprio Mastromauro, che, ad approvazione avvenuta, oltretutto, dichiarò: Tramite la modifica dello schema di convenzione tra il Comune e Serafino Cerulli Irelli abbiamo introdotto alcune penetranti modifiche, tentando di arrogarsi il merito di quegli emendamenti che avevano al contrario tutt’altra paternità. Rimangiarsi oggi quella decisione, pare che il proprietario terriero non lo giudichi più conveniente, rappresenta molto più di una forzatura. In urbanistica le giuste spettanze per la parte pubblica le stabilisce il Comune e non il privato. E se ciò non accade vuol dire che, come amministratori, si è più sensibili agli eccessivi profitti della rendita fondiaria e della speculazione edilizia che alla tutela degli interessi generali. In genere, poi, se una delibera viene riportata in consiglio è perché si vuole correggere, in autotutela, un vizio o un errore che espongono l’atto all’illegittimità e i votanti a conseguenze anche peggiori (come ad esempio si sarebbe dovuto fare, e non si è voluto gare, per i casi dell’area ex Migliori Longari o di Palazzo Gavioli accanto al Kursaal). È di tutta evidenza che non ricorrerebbero questi motivi per il caso di via Cupa. Anzi probabilmente sarebbe incuriosita non poco la magistratura contabile da un atteggiamento ondivago nella difesa degli interessi comunali. Ci è del resto difficile immaginare come i consiglieri di maggioranza che approvarono all’epoca quel piano con gli emendamenti del “Cittadino Governante” (giudicati evidentemente equi, favorevoli per la comunità, rispettosi degli interessi privati, e dunque condivisibili) potrebbero oggi fare dietro-front senza rimetterci la faccia e magari esporsi a provvedimenti degli enti deputati al controllo sugli atti istituzionali con forte rilevanza economica. Ora il sindaco, con tono di sfida, chiede al Cittadino Governante, se è capace di avanzare una proposta per uscire dall’impasse. Raccogliamo volentieri l’invito e faremo nostre proposte di governo per la realizzazione di nuovi impianti per il calcio con una mozione in consiglio comunale. Non senza far rilevare però che l’insufficienza degli impianti sportivi cittadini (aggravata dalle accresciute esigenze nel corso del tempo) non ha trovato nessuna soluzione negli atti delle ultime quattro amministrazioni preposte al governo della città (due di centro-destra e due di centro-sinistra i cui, tra l’altro, vertici sono ora, beatamente abbracciati nella Giunta Mastromauro) pur avendo avuto – conclude la nota – la bellezza di circa 16 anni a disposizione in cui hanno tra l’altro speso milioni e milioni di euro in opere pubbliche spesso inutili o malfatte”.