Pescara, cementificio in crisi: gli operai bloccano la strada

cementificio_protestaPescara. Gli operai del cementificio in agitazione per la riconversione dell’impianto in crisi: la protesta blocca via Raiale e l’Asse Attrezzato.

Dalla possibile delocalizzazione alla crisi produttiva e occupazionale: il cementificio del capoluogo adriatico torna a far parlare di sè con l’eclatante protesta che, stamattina, gli operai hanno attuato scendendo in strada e bloccando i traffico sull’intera via Raiale. Un picchetto guardato a vista dalla polizia e che ha impegnato gli uomini della Municipale a deviare il traffico diretto verso ovest: bloccata anche l’uscita dell’Asse attrezzato, con l’impossibilità dei veicoli provenienti da est di procedere oltre via Torrette.

I motivi della mobilitazione dei dipendenti della cementeria di propreità della Sacci, secondo il sindacalista Fenea-Uil Gianni Panza, sono legati al destino oscuro dell’impianto: “Intendiamo chiedere l’apertura di un tavolo a Comune, Provincia e Regione”, dice il promotore della protesta, “per chiedere di valutare un’ipotesi di riconversione dello stabilimento, sulla base di uno studio da commissionare a professionisti. C’e’ un rischio concreto di chiusura”, sottolinea Panza, “ed è necessario pensare alla riconversione, altrimenti si annuncia una crisi buia”.

Con la crisi aziendale dichiarata, attualmente i lavoratori sono in cassa integrazione, ma l’ammortizzatore sociale si appresta alla scadenza di ottobre: per questo viene chiesta l’attivazione della Cig per per procedura concorsuale. Si assomma a questo quadro, però, il rinnovo negato da parte del Comune all’autorizzazione d’esercizio: “Questo”, conclude Panza, “ha influito sulle scelte aziendali di lasciare il capoluogo adriatico”.

 

Foto: Ansa

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