San Valentino in Abruzzo Citeriore. I militari Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Agroalimentare della Forestale di Pescara, insieme a Forestali di Tocco da Casauria, hanno sequestrato preventivamente il depuratore comunale in Contrada Praziano di San Valentino in Abruzzo Citeriore.
Il decreto è stato emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, su richiesta del P.M., Salvatore Campochiaro della Procura della Repubblica di Pescara.
Le indagini, iniziate già dall’inizio dell’anno, hanno permesso di accertare, anche a seguito di campionamenti e prelievi effettuati da personale dell’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente presso il pozzetto di ispezione del depuratore ed a monte e a valle dello scarico nel corpo idrico ricettore, le cattive condizioni generali e strutturali dell’impianto di depurazione nonché l’immissione nel Fosso Macione di un refluo con un elevatissima carica batterica, oltre ad alti valori di azoto ammoniacale e di tensioattivi, in violazione ai parametri stabiliti dal Decreto Ambientale del 2006, che avrebbero portato ad una compromissione o deterioramento delle sue acque superficiali, arrecando altresì offesa e molestia alle persone.
Durante il sopralluogo nel fosso, affluente del Torrente Lavino, sono stati rinvenuti rifiuti galleggianti di varia natura, tra cui anche assorbenti igienici e sacchetti di plastica. Inoltre è emerso che il sindaco, gestore dell’impianto e per questo indagato per il reato di inquinamento ambientale e getto pericoloso di cose, aveva già commissionato ad un tecnico specializzato un progetto definitivo per la ristrutturazione totale del depuratore, ma che tale iniziativa è ancora in attesa del relativo finanziamento.
Fanno parte degli accertamenti, oltre agli atti di rito, un apposito fascicolo fotografico, una relazione tecnica e diversi rapporti di prova (risultati delle analisi) dell’ARTA di Chieti, competente per le analisi delle acque.
