Pescara, parchi comunali verso le gestioni esterne: cambia il regolamento

Pescara. Cambiano le regole per la gestione di parchi e giardini comunali: maggiore partecipazione per stimolare forme di collaborazione attiva da parte dei privati.

“Il Consiglio ha approvato una modifica al Regolamento che ne consentirà una migliore gestione a vantaggio non solo dell’Ente, ma soprattutto dei cittadini – spiega l’assessore Laura Di Pietro – Il Comune non riesce a gestire al meglio tutte le 54 aree verdi cittadine. Le due esperienze di gestione esterna hanno prodotto risultati tanto eccellenti da diventare dei veri e propri modelli per accessibilità, decoro, sicurezza, pulizia e animazione, parliamo di Villa Sabucchi e Villa De Riseis, affidati rispettivamente alla Laad e alla Cooperativa Aurora Valori e Sapori. Purtroppo non possiamo permetterci una gestione diretta di tutte le altre, questo sia per esiguità di risorse economiche che umane da parte dell’Ente, ma con la modifica passata in Consiglio possiamo rendere più attrattivi investimenti da parte di privati che in cambio potranno averne la gestione per dieci anni”.

In pratica il Regolamento consentirà a chi ne manifesterà le intenzioni, la realizzazione di una piccola struttura, al massimo di 32 mq, un casotto che possa diventare un chiosco, un centro di riferimento o una sede di associazione; nel caso di parchi con strutture sportive, oltre al casotto si potrà realizzare anche uno spazio a supporto degli impianti presenti (spogliatoi ad esempio):  tutto questo in assumendosi la gestione del parco. Il privato potrà realizzare la struttura scorporando il valore del canone ricognitorio fino all’importo speso e solleverà per la durata di dieci anni il Comune da attività di gestione quali: apertura e chiusura, pulizia, cura, decoro “e anche lotta al degrado”, aggiunge l’assessore, “perché così potremo assicurare una presenza continua sulle aree, capace di scoraggiare frequentazioni a rischio e rendere più vivibile l’area. I tempi saranno rapidi, entro l’estate procederemo con dei bandi per dare le linee guida, che saranno ad hoc per ogni area papabile”.

“In questi anni abbiamo più volte sollecitato l’adozione delle aree verdi da parte dei cittadini, ma molti sono stati i dinieghi perché il Regolamento non consentiva investimenti che fossero minimamente remunerativi per i soggetti interessati”, conclude la Di Pietro, “In questo modo potremo avere maggiori adesioni e migliorare la vita dei e nei parchi, rendendola più sicura, tutelandola da vandalismo e dal degrado, che sono i nemici peggiori contro cui combattiamo. Alla fine del periodo l’Amministrazione deciderà se mantenere la struttura o dismetterla”.

 

Impostazioni privacy