Pescara, 2 vasche per le acque piovane contro l’inquinamento del mare

Pescara. Contro l’inquinamento del mare e i divieti di balneazione in piena estate dopo la pioggia, a Pescara verranno realizzate due vasche di accumulo, in cui far giacere l’acqua piovana per poi inviarla gradualmente al depuratore. Il progetto – la prima delle due vasche dovrebbe essere pronta già prima dell’estate – è frutto di un protocollo d’intesa tra Comune di Pescara, Aca e Ersi (Ente Regionale per il Servizio Idrico Integrato).

L’intesa è stata sottoscritta stamani in Comune. Presenti il sindaco, Marco Alessandrini, il vicesindaco, Enzo Del Vecchio, il presidente del cda dell’Aca, Luca Toro, e il presidente dell’Ersi, Daniela Valenza. Due le vasche che verranno realizzate, una nella zona di via Raiale, circa 20mila metri cubi di capienza, e una nell’area della Madonnina, al porto, di poco più piccola. Il Comune si occuperà della progettazione, l’Aca della realizzazione e l’Ersi del controllo. Le vasche verranno realizzate con risorse della Regione Abruzzo.

“Prosegue l’impegno dell’amministrazione comunale a favore della qualità delle acque – dice il sindaco – questione che ci sta a cuore, soprattutto considerando quanto accaduto nell’ultima estate. Si tratta di un fenomeno complesso che riguarda fiume e mare e anche il fatto che, quando piove, sistematicamente arriva il divieto di balneazione. Questo perché con la pioggia il depuratore non ce la fa a smaltire queste bombe d’acqua”.

Annunciando che “lavoreremo perchè almeno uno dei due interventi previsti, quello vicino al canile, possa essere operativo prima dell’estate”, Alessandrini spiega che il progetto delle vasche è propedeutico anche alla realizzazione del nuovo depuratore, “nostro obiettivo principale”.

“La stagione estiva è alle porte – afferma Del Vecchio – e ritrovarci in una situazione come quella del 2016 è impensabile. E’ una corsa contro il tempo e interesseremo anche il Prefetto perché ci sia la massima accelerazione possibile”.

“La qualità della acque del mare dipende dalla qualità delle acque del fiume che, a sua volta, dipende da come lavora il depuratore – sottolinea Toro – Come Aca cercheremo di velocizzare al massimo la parte realizzativa. Faremo tutto il possibile per realizzare entro l’estate una delle due opere”. Dal canto suo

Valenza spiega che “l’Ersi, come ente di controllo, procederà a svolgere controlli sul progetto definitivo e si occuperà di convocare la relativa conferenza di servizi”.

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