Omicidio Pescara, segni di percosse sul corpo di Jennifer

Pescara. Ecchimosi e segni di percosse sul corpo di Jennifer Sterlecchini, la 26enne di Pescara uccisa a coltellate, ieri mattina, al culmine di una lite con l’ex fidanzato, Davide Troilo, 32 anni. Diverse le coltellate inferte alla ragazza: due più profonde, una delle quali sul collo. I carabinieri, che si occupano delle indagini, hanno ascoltato diverse persone: al momento non sono emersi precedenti episodi di violenza, ma il giovane viene descritto come una persona estremamente opprimente e possessiva e forse anche per questo la 26enne aveva deciso di interrompere la relazione.

Dopo il primo sopralluogo del medico legale Ildo Polidoro, eseguito ieri nell’abitazione, ulteriori chiarimenti arriveranno dall’autopsia; il pm Silvia Santoro dovrebbe conferire l’incarico martedì. Sempre la prossima settimana nell’abitazione di via Acquatorbida 31, al confine tra Pescara e Sambuceto, arriveranno i carabinieri del Ris di Roma, per una serie di accertamenti con tecniche particolari, finalizzati a completare il quadro investigativo.

Intanto Troilo è ancora ricoverato in ospedale. Per lui l’accusa al momento è di omicidio volontario. Il giovane, costantemente piantonato dai Carabinieri, deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti medici e poi verrà trasferito in carcere, domani o lunedì. E’ rimasto ferito nella colluttazione con la ex compagna ed ha riportato lesioni non gravi, giudicate guaribili in 15 giorni. Lunedì dovrebbe svolgersi l’interrogatorio del gip Antonella Di Carlo.

All’origine della lite potrebbe esserci il possesso di un tablet e un computer. La ragazza, durante la colluttazione, urlava “Aiuto mamma, mi sta ammazzando”: sua madre, che l’aveva accompagnata a riprendere le sue cose, era fuori. Ha lanciato l’allarme un vicino, richiamato dalle urla.

 

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