Un albero attento alla natura nell’Oasi WWF e Riserva Naturale Regionale Gole del Sagittario

Non è né di plastica né tagliato, ma realizzato in legno, addobbato dai bambini e ospita anche cibo per gli uccelli 

L’Aquila. Ieri pomeriggio in Piazza Belprato di Anversa degli Abruzzi i bambini hanno “vestito” l’albero di Natale che accompagnerà il periodo delle feste nel bellissimo borgo della Valle del Sagittario. L’evento è stato organizzato dalla Riserva Naturale Regionale e Oasi WWF Gole del Sagittario, con il patrocinio del Comune e del Parco Letterario “Gabriele d’Annunzio”, grazie al contributo della Cooperativa Daphne e di Romina, Silvia e Kathia, tre mamme del posto sempre molto partecipi alle attività dell’Area Protetta.

“Quello di quest’anno è un albero che ha un messaggio da lasciare” – dichiara la direttrice dell’Oasi WWF e Riserva Regionale “Gole del Sagittario”, Sefora Inzaghi – “una piccola composizione realizzata in modo artigianale, casereccio forse è il termine più adatto, utilizzando in parte legno recuperato dalle nostre cantine e in parte acquistato da filiera certificata; per vestire l’albero, i ragazzi hanno riutilizzato vecchi addobbi e creato palline di grasso con semi da lasciare a disposizione degli uccelli che nel periodo invernale faticano a trovare cibo, dando forma così ad una simpatica mangiatoia natalizia. L’Albero amico della natura vuole essere un invito alla sobrietà e alla sostenibilità, specie in questo periodo natalizio dove la corsa sfrenata al consumo ci fa perdere di vista la cosa più importante ovvero che perché sia Natale, non serve tagliare alberi o alimentare l’industria della plastica, ma bastano una manciata di sogni, allegria e voglia di stare insieme ed essere comunità”.

Accanto all’albero è presente un piccolo presepe realizzato anche questo in modo molto semplice utilizzando una vecchia cassetta della frutta e ispirato alla tecnica del teatro delle ombre. Ad accompagnare la Sacra Famiglia stavolta non sono il bue e l’asinello, ma l’Orso e il Lupo, due specie simbolo di questa terra, ma soprattutto simbolo di quella diversità ancora oggi troppo temuta.

“Come area protetta lavoriamo per la conservazione della biodiversità, e accogliere la diversità e quello che ci fa paura o ci fa sentire minacciati è l’invito che vogliamo fare” – continua Inzaghi – “ il Lupo e l’Orso, purtroppo rappresentano ancora entrambe le cose”. A rivestire il presepe i rami degli ulivi di Anversa, un altro elemento d’identità di questo territorio, ma soprattutto un augurio di “pace in terra agli uomini di buona volontà” con la speranza che davvero si possa lavorare per questo ad ogni livello.

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