Consorzio Bonifica Sud, Febbo: ‘Mastrangelo non ha più alibi’

Vasto.“E’ stato inserito, accolto e poi approvato, prima in Terza Commissione e poi in Aula durante i lavori dell’ultimo Consiglio regionale del 26 luglio, un mio emendamento con il quale, nel destinare 500.000 euro di contributo al Consorzio di Bonifica Sud, si impegna lo stesso Ente ad annullare l’aumento del 57% dei canoni idrici a carico dei consorziati già a partire dall’anno in corso, peraltro per l’abolizione dell’aumento già si era pronunciata a marzo all’unanimità sempre su mia risoluzione la Terza Commissione Agricoltura”.

A renderlo noto è il Presidente della Commissione Vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo firmatario dello specifico comma inserito nel pdl n. 283/2016.

“Adesso il Commissario – spiega Febbo – è obbligato per Legge ad applicare la normativa vigente e pertanto ad annullare la delibera n.63 del 10.12.2015, a firma dell’ex commissario Leombroni, che grava sulle spalle degli agricoltori del Vastese e del Sangro costretti a pagare al Consorzio, per le opere idrauliche, per la manutenzione e per l’irrigazione un canone maggiorato del 57%.

Vista la situazione critica e debitoria in cui versa il Consorzio di Bonifica Sud ho condiviso in modo favorevole la decisione di contribuire alle casse dell’Ente vastese con un aiuto di 500 mila euro, allo scopo di agevolare gli agricoltori condizionato all’annullamento dell’incremento del canone.

Come ho già rimarcato in più occasioni la decisione di aumentare in maniera spropositata i ruoli è stata una scelta scellerata e ingiusta a discapito esclusivamente degli agricoltori che già devono fronteggiare le calamità naturali degli ultimi anni.

Pertanto – conclude il Presidente della Commissione Vigilanza – invito l’attuale Commissario ad annullare immediatamente la delibera n.63, dato che adesso c’è una Legge a riguardo, altrimenti dovremmo retenere che a tutto pensa tranne che a lavorare per il futuro dell’agricoltura.

Spero adesso che anche le Organizzazioni professionali si impegnino a far rispettare l’attuale normativa approvata in Consiglio regionale con l’assenso dell’Assessore regionale alle Politiche agricole”.

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