Cupello. “Una giornata così particolare e significativa ed in piena terza ondata pandemia “COVID – 19”rischia di essere celebrat con un triste rituale senza avere momenti di riflessione profonda sullo stato dei diritti della Donna e sul suo essere “soggetto attivo” nella nostra società.
Dopo un anno di pandemia ci vengono pubblicamente forniti dati in crescente e preoccupante aumento delle violenze soprattutto di natura domestica e di un visibile calo del livello occupazionale femminile.
Dati inaccettabili ed intollerabili.
Una società moderna, colta ed emancipata, come crediamo di essere, ha l’obbligo ed il dovere di offrire pari dignità ed opportunità a tutti; alle donne non vanno più riservate “quote” ma pari condizioni di accesso al lavoro, alla professione, al volontariato, alla carriera perché è il merito e le capacità che debbono prevalere.
Noi formuliamo a tutte le donne di ogni origine, razza, religione e ceto sociale i migliori auguri per questa loro festa annuale. Non solo oggi ma tutto l’anno sia…..8 Marzo.
Nel nostro ruolo ci siamo fatti carico di porre all’attenzione del Consiglio Comunale una mozione, poi votata all’unanimità, di porre fisicamente in essere una panchina rossa affinchè in, maniera fisica e duratura, fosse evidente la chiara ed unitaria volontà dell’intera comunità di essere contraria ad ogni forma di violenza ed a favore dei diritti di tutte le donne.
La mozione prevedeva l’inaugurazione da fare in questa data così importante.
Le ragioni perché ciò non sia avvenuto ci sono ignote ma possiamo immaginarle alle difficoltà correnti alla convivenza quotidiana con corrente pandemia del “COVID 19”.
Non vorremmo sia legato al……numero di panchine da mettere perché così si andrebbe solo vanificare l’importanza di un simbolo fisico pieno di profondi significati”. Si legge così in una nota del gruppo consiliare di “Insieme per Cupello”.
