Centro per disabili, il sindaco di Villamagna scrive a Striscia la Notizia

paolo_nicoloVillamagna. “Dopo tre anni non è possibile che non sia cambiato proprio niente”. Non usa mezzi termini il sindaco di Villamagna Paolo Rosario Nicolò, che torna a puntare il dito contro l’atteggiamento dell’amministrazione provinciale di Chieti di fronte alla sorte della ex scuola elementare.

L’edificio è stato ristrutturato tre anni fa con una spesa complessiva di 400 mila euro. A garantire la somma necessaria per portare a termine l’intervento i fondi regionali e quelli Cipe, oltre all’aiuto di 100mila euro della stessa Provincia teatina, all’epoca amministrata da Tommaso Coletti.

I lavori hanno trasformato la struttura in un centro diurno per persone con disabilità psichica. Una struttura, pertanto, fondamentale alla comunità, se non fosse per il fatto che, come precisa Nicolò, “ad oggi l’edificio rimane inutilizzato. Sono trascorsi 6 mesi dalla delibera della Provincia per l’affidamento della gestione e da quel momento non è accaduto più nulla”.

Il primo cittadino lamenta l’assenza di riscontro da parte dell’amministrazione Di Giuseppantonio, più volte sollecitata in questo arco di tempo dallo stesso Nicolò, che ha chiesto di sapere cosa stesse succedendo.

“La cosa che più mi infastidisce – continua il sindaco – è sapere che a pagare quest’indifferenza sono sempre le fasce più deboli e bisognose della popolazione. Senza contare il fatto che in questo modo non si fa altro che vanificare i sacrifici spesi per garantire un centro a coloro che non possono aiutarsi da soli. È il tempo di fare qualcosa”.

Per questo motivo il sindaco di Villamagna ha deciso questa mattina di scrivere addirittura al noto programma televisivo “Striscia la Notizia”, affinchè si accendano i riflettori e, continua il primo cittadino, “l’opinione pubblica venga a conoscenza di questo sconcertante atteggiamento, che ci lascia basiti di fronte al fatto che l’affitto della struttura andrà proprio alla Provincia e che, pertanto, si tratta di un qualcosa che non costerà niente all’ente. Perché allora tanta indifferenza quando garantire la gestione del centro significherebbe soltanto fare del bene a qualcuno?”.

 

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