Una delle ricette più buone è la pizzonta abruzzese, tra i prodotti tipici della regione. È fritta e si gusta quando è ancora calda: ecco come farla.
Andando in giro per sagre o feste è facile trovarsi a mangiare la pizzonta abruzzese, nota anche come pizz’onta, pizza unta o pizza fritta. Il nome prende spunto dal dialetto della regione, in cui “onta” significa “unta”, e tradizionalmente si friggeva la pasta in abbondante olio extravergine d’oliva, ma si può utilizzare anche l’olio di semi.
La pizzonta si preparava in origine quando si faceva il pane, in cui si friggeva l’impasto avanzato. Nel corso degli anni è diventato uno degli street food più consumati dalla popolazione. Sono moltissimi i fornai che hanno iniziato a venderle, così come in tantissimi hanno deciso di impastare appositamente per mangiarle in famiglia e friggere la pasta lievitata all’interno di una padella di metallo, come quelle di una volta, oppure in una casseruola alta, così da evitare di scottarsi. La ricetta è semplice ed economica, e una volta fatta va mangiata caldissima.
La pizzonta abruzzese viene servita con diversi prodotti tipici della regione, come il pecorino, il prosciutto crudo di maiale nero, il salamino aquilano, la mortadella di Campostosto, la ventricina vastese o altri salumi e formaggi. In tantissimi amano questa pietanza con gli arrosticini, uno dei prodotti più identificativi dell’Abruzzo, presentata in tantissime sagre.
Leggi anche: Non fare il solito sugo, in Abruzzo ci buttiamo dentro le pallottine: prova e vedi che primo pazzesco ti mangi
Leggi anche: Come le lasagne, ma più facili da fare: la domenica devi provare le patellette abruzzesi, sugose ed irresistibili
N.B. Al posto dei 100 ml di acqua, in tanti decidono di usare anche il latte tiepido per sciogliere il lievito. In questo modo le pizzette risultano più morbide.