In questo borgo abruzzese ti sembrerà di entrare in una fiaba e di viaggiare in Giappone, l’incanto della primavera risplende grazie ai mandorli in fiore.
Si accende la natura ed esplodono le emozioni in quella che è la stagione più bella dell’anno. Ovviamente questo regala un surplus di emozioni grazie alla possibilità di stare all’aria aperta. Il Giappone è per cultura molto lontano dal nostro paese e su questo si basa la preponderante differenza tra Oriente e Occidente. Le case, le strade, i modi di fare, il cibo, tutto è differente. Nonostante questo in Italia c’è un piccolo paradiso, proprio in Abruzzo, che si avvicina molto al Sol Levante e che ci stupisce ogni volta che lo vediamo.

Qui i mandorli in fiore ricordano proprio le vallate del nostro paese e ci permettono di vivere delle emozioni ben al di fuori della quotidianità. Il tutto accompagnato dalla solita cucina della tradizione con prodotti di ottima qualità e che sono rigorosamente a chilometro zero. Potrete così concludere la vostra passeggiata andando ad assaggiare dei prodotti tipici che sono sicuramente alla base della tradizione di questo posto.
In Abruzzo pensando al Giappone
Oggi vi portiamo in un borgo abruzzese da favola, camminando tra le sue vie vi sembrerà di essere in Giappone soprattutto per gli splendidi mandorli in fiore. Si tratta di Navelli un comune di appena 572 anime che si trova in provincia de L’Aquila e sorge a 760 metri sul livello del mare.

Si trova all’estremità delle propaggini di sud-est del Gran Sasso su un colline ed è conosciuto in tutta la Regione per la produzione dello zafferano dell’Aquila DOP conosciuto anche come l’oro rosso. Le sue origini, o meglio le prime testimonianze di vita, ci fanno tornare indietro al VI secolo a.C. all’epoca dei Vestini.
Sono numerosi i luoghi di interesse che possiamo trovare quando ci rechiamo in questo borgo a iniziare dalle strutture di architettura religiosa come la Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano in stile tardo-barocco ma che conta anche delle influenze neoclassiche. Molti sono anche i siti militari da visitare come la Porta San Pelino, Porta Vilotta e Porta Marcello. Non si può, purtroppo, più ammirare Torre civica di Civitaretenga con l’orologio caduta a causa del terremoto del 2009. Tra i siti archeologici ricordiamo la Necropoli di Navelli ascritta al II-I secolo a.C.
Cosa si mangia a Navelli?
Come già accennato, Navelli è la patria dello zafferano dell’Aquila DOP e quindi questo viene utilizzato in moltissimi piatti della tradizione. Altro alimento tipico di questa zona sono i ceci che potete trovare in numerose preparazioni.

Si parte dai classici gnocchetti e ceci per arrivare alle sagnette e ceci, il risotto allo zafferano, le costatine allo zafferano e addirittura il liquore allo zafferano. E poi potrete provare ancora Biscotti allo zafferano, pizza fritta di ceci, la vellutata con la cicoria, il classico raviolo aperto, il grano solina con porcini e la chitarra zafferano gourmet.
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Ovviamente qui si possono mangiare anche i tipici piatti della tradizione abruzzese come per esempio agnello cacio e ova o i classici arrosticini.