In questo caso non dare da mangiare il miele a tuo figlio: così rischi di mettere in pericolo la sua salute. Fai attenzione!
Il miele è un alimento molto usato in cucina, perfetto per realizzare ricette dolci, ma anche per arricchire con un tocco in più i piatti salati. Inoltre, vanta tantissimi benefici per la nostra salute fisica. Soprattutto in inverno quando è consigliato per alleviare piccoli malanni di stagione come tosse e mal di gola.
Ad ogni modo, questo prodotto può causare talvolta parecchi problemi all’organismo, specialmente nei più piccoli. Se, quindi, vuoi evitare di correre inutili rischi non dare da mangiare il miele ai tuo figli in questo caso specifico. Quando scoprirai ciò che stiamo per dirti di sicuro ci ringrazierai!
Il miele è ricco di benefici, ma non darlo a tuo figlio in questo caso
Come abbiamo anticipato fin dall’inizio del nostro articolo, il miele è un alimento ricco di benefici per la salute dell’organismo. Oltre ad essere un valido alleato per contrastare tosse e mal di gola è anche molto utile per:
- rafforzare il sistema immunitario;
- favorire la crescita delle ossa;
- ridurre il reflusso gastroesofageo;
- salvaguardare la salute di pelle e capelli;
- favorire lo sviluppo della flora batterica intestinale;
- fornire notevoli riserve di energia;
- calmare l’ansia;
- migliorare la memoria.
Ad ogni modo, se a casa hai un figlio piccolo faresti bene a non darglielo da mangiare perché può avere un effetto indesiderato molto serio. Siccome le api per produrre il miele raccolgono il nettare dalle piante e lo trasportano nelle arnie con un continuo viavai, potrebbe accadere che soffermandosi su varie superfici durante il loro ‘viaggio’ catturino le spore di Clostridium botulinum. Un microrganismo molto diffuso nell’ambiente, specie nella polvere.
Questo batterio di norma non crea nessun problema, ma se trova le condizioni favorevoli per moltiplicarsi può produrre una tossina molto pericolosa per i suoi effetti neurologici, cioè il botulino. Questa malattia è di fatto comune nei bambini dai 2 ai 6 anni, ma è specialmente nei neonati che può sortire gli effetti più gravi, come possiamo leggere anche imamme.it
Nel neonato, infatti, le spore di Clostridium botulinum trovano una flora batterica non ancora perfettamente formata e funzionante, pertanto incontrano terreno fertile per dar luogo alla malattia. Negli adulti e nei bambini più grandi invece, dal momento che la flora intestinale è più completa, è più facile che le spore non attecchiscano e che vengano espulse dall’organismo senza effetti collaterali.
Non correre dunque inutili rischi: se vuoi dare da mangiare il miele a tuo figlio aspetta prima che abbia compiuto almeno un anno di età e chiedi sempre prima il parere del pediatra.