Pensioni, l’opportunità da non perdere per avere 200 euro in più nel cedolino mensile. Vediamo come procedere.
Riuscire a incrementare il proprio assegno pensionistico è l’obiettivo di tutti, soprattutto per quanti rientrano esclusivamente nelle regole del sistema contributivo. Ricordiamo che questo metodo di calcolo risulta sfavorevole per coloro che hanno carriere lavorative discontinue e con stipendi ridotti.
Il lavoratore può essere costretto a lavorare ben oltre l’attuale età per la pensione di vecchiaia, prevista a 67 anni, per raggiungere comunque delle cifre inadeguate a mantenere lo stesso tenore di vita.
Elementi decisivi per conoscere l’ammontare futuro della propria pensione sono la rivalutazione delle retribuzioni e il montante contributivo (la somma che si accantona mensilmente con lo stipendio), ma sono di difficile valutazione. Quindi per assicurarsi con certezza una pensione adeguata, occorre muoversi diversamente. Vediamo come procedere.
Pensioni, come avere un assegno più sostanzioso
Una delle maniere per incrementare la propria rendita vitalizia è l’iscrizione a un fondo per la pensione integrativa. Prima si opta per questa scelta e maggiore è l’ammontare dell’integrazione, senza sforzi economici eccessivi da affrontare. Per fare un esempio si può verificare la cifra da versare per garantirsi una rendita di 200 euro in più al mese.
Come per la rivalutazione delle retribuzioni, anche per il rendimento dei fondi pensioni non è possibile prevedere con largo anticipo l’andamento dell’investimento fatto. Questa forma di previdenza integrativa prevede un investimento con rischi e rendite diverse. Vi sono quelli con rischi maggiori e rendite più elevate, ma anche quelli con rischi più bassi cui corrispondono però rendite minori.
Tra il 2018 e il 2022 la media delle rendite di previdenza integrativa è stata del 2% e anche in precedenza il legame tra rischio e rendimento è stato rispettato. Le linee azionarie ad alto rischio hanno reso di più (tra il 4,7 e il 4,9%); quelle bilanciate con rischio di investimento medio hanno reso tra il 2,9 e l’1,7%. Infine le linee obbligazionarie con rischio basso, hanno avuto rendimento tra 2,4 e il -0,2%.
Bisogna quindi valutare il profilo di rischio e gli anni che mancano alla pensione per avere un’integrazione elevata a fine carriera. Perché è importante cominciare a versare in anticipo potendo puntare a rendimenti maggiori con rischio basso. Per avere 200 euro in più al mese bisogna sapere quanto versare, per quanto tempo e con quale investimento.
Se si inizia a versare a 35 anni occorrono circa 85 euro al mese con un fondo a rischio alto, mentre ne servono circa 143 con uno a basso rischio, per andare in pensione a 65 anni. Più alta è l’età di adesione al fondo pensione, più elevata la rata da pagare per avere 200 euro. Un lavoratore di 55 anni deve versare 529 euro al mese in un fondo a basso rischio per avere 200 euro alla pensione raggiunta ad oltre 67 anni.