In molti si chiedono se nel 2025 conviene di più accendere un mutuo a 20 o a 30 anni: ecco i tre fattori da considerare per fare la scelta giusta.
Quando si ha bisogno di soldi per finanziare un acquisto importante, come quello di una casa, è possibile richiedere un prestito bancario. In questo caso ci si riferisce a un istituto di credito o a una banca, che fornisce i fondi necessari, in cambio del rimborso in rate mensili che possono avere una durata diversa a seconda della scelta che viene fatta sul momento.

Conviene un mutuo a 20 o a 30 anni? Questa è una delle domande più comuni che si fanno coloro che devono acquistare un immobile. È una decisione molto importante per la propria vita, perché non solo va a intaccare la rata mensile, ma anche sul totale degli interessi che bisognerà pagare. In tal senso è fondamentale conoscere quali sono le differenze che intercorrono tra avere un mutuo a 20 anni e uno a 30 anni, così come considerare i tre fattori chiave che aiuteranno a fare la scelta giusta.
Mutuo 2025 a 20 o 30 anni: le differenze della durata
Prima di andare a conoscere le tre caratteristiche che bisogna considerare prima di avanzare la richiesta di un mutuo, è fondamentale sapere quali sono le differenze che ci sono tra un mutuo a 20 anni e un mutuo a 30 anni. Perché ognuno di loro ha aspetti positivi così come negativi ed è importante prendere la scelta migliore sé stessi.

Un mutuo a 20 anni è caratterizzato da una durata breve, quindi consente di estinguere prima l’impegno con la banca, per questo motivo ci saranno meno interessi da pagare. Questo è senza dubbio l’aspetto positivo, ma di contro è importante sottolineare che le rate mensili sono più alte rispetto a un mutuo a 30 anni. In tal senso, è importante considerare che la liquidità a disposizione per 20 anni sarà inferiore e ciò potrebbe andare a intaccare altri progetti o imprevisti.
Per quanto riguarda il mutuo a 30 anni, a differenza di quello a 20 anni qui le rate sono più basse, ciò vuol dire che ogni persona avrà più liquidità a disposizione da investire altrove perché appunto si avrà un importo maggiore. A questi lati positivi, però, ce n’è anche uno negativo, visto che è bene ricordare che in questi casi gli interessi sono maggiori e a lungo termine alla fine si pagherà di più.
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Mutuo 2025: i 3 fattori da considerare per andare sul sicuro
Come si può notare, la scelta della durata del mutuo nel 2025 è molto importante per il proprio futuro perché impatta notevolmente sulla rata mensile e perché incide notevolmente sui costi complessivi. Ma può anche limitare in maniera netta la capacità di risparmiare o investire in altri progetti, che siano professionali o familiari.

Scegliere la durata giusta, quindi, è necessario per mantenere il giusto equilibrio tra il pagamento delle rate mensili e la capacità di affrontare altre spese che potrebbero arrivare nel corso degli anni. Detto ciò, è necessario tenere a mente che ci sono 3 fattori da considerare prima di fare una scelta definitiva:
- Sostenibilità della rata: è consigliabile che la rata di un mutuo non superi un terzo del proprio reddito mensile netto.
- Età: in questo caso bisognerebbe farsi due conti, in quanto è auspicabile non avere più di 80 anni quando termina il mutuo. Quindi se si accende dopo i 50 anni è difficile farlo a 30 anni ed è meglio optare per i 20 anni.
- Eventuali offerte promozionali: non tutti lo sanno, ma ci sono delle banche che offrono delle promozioni per alcune durate di mutuo, come le spese iniziali scontate o i tassi di interesse ridotti.
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In ogni caso, non vi è una scelta più giusta tra 20 o 30 anni, tutti dipende dalla propria condizione personale e professionale. In alternativa, è bene ricordare che spesso le banche permettono durate intermedie come i 25 anni.