Per quale motivo molti cittadini italiani potrebbero dover rifare il proprio Isee? Come è cambiata la legge nel 2024.
L’Isee rappresenta un indicatore di primaria importanza per accedere a tutta una serie di bonus, agevolazioni e sconti tariffari (ad esempio le rette dell’asilo o dell’università). Ed è quindi fondamentale, in particolare per le famiglie che vivono in situazioni di difficoltà economica, controllare e verificare che sia sempre corretto ed aggiornato nel modo dovuto.
Questo non solo rispettando le scadenze per il rinnovo ma andando anche a verificare eventuali variazioni delle normative che lo regolano, per capire se debba essere rifatto o meno. Ebbene a tal proposito molte persone potrebbero doverlo rifare e presentare una nuova DSU: cerchiamo di capire per quale motivo e sulla base di quale decisione del Governo.
Rifare l’Isee: ecco per quale motivo e chi dovrà ricalcolarlo
Il dover rifare l’Isee è frutto di una specifica decisione del Governo, inserita a fine 2023 nella Legge di Bilancio 2024. Con essa infatti è stata apportata un’importante variazione legata ai dati e alle informazioni da inserire in questo prezioso documento, con la conseguenza che il valore finale dell’indicatore della situazione economica equivalente andrà a subire inevitabilmente una variazione.
È essenziale dunque modificarlo perché solo la correttezza dell’Isee ed il rispetto delle soglie previste, consentirà di accedere al maggior numero di bonus ed aiuti economici disponibili.
In questo caso infatti, ricalcolare l’Isee potrebbe consentire a moltissimi italiani di ridurre il proprio valore e, dunque, di avere un potenziale accesso ad un più alto quantitativo di agevolazioni. Come dicevamo c’è una ragione dietro a tutto questo ed è l’esclusione da esso del valore delle rendite degli investimenti effettuati in BOT e Buoni Fruttiferi Postali, ovvero titoli con garanzia da parte dello Stato.
Dopo la decisione del Governo mancava ancora un passaggio che rendesse tale agevolazione operativa, ovvero l’approvazione dello schema di decreto da parte del Garante della Privacy. In attesa di questa conferma l’Inps ha continuato a rilasciare Isee con le precedenti regole che, dunque, ora andranno rifatti con i dovuti ricalcoli.
Il decreto di attuazione ha reso operativa questa possibilità, a patto che si rispettino i limiti indicati. Stando alle disposizione dovranno essere inclusi tutti i rapporti finanziari detenuti dalle famiglie fino al 31 dicembre 2022 mentre quelli successivi saranno da escludere dal calcolo fino ad un valore di 50mila euro.