Molti lavoratori stanno per ricevere una comunicazione da parte dell’Inps sui loro debiti: ecco chi sarà coinvolto e che cosa possiamo fare. Fai molta attenzione.
La situazione economia non è delle più semplici e può portare molti lavoratori a mettere da parte alcuni pagamenti. Con il passar del tempo, tale decisione porta l’Inps ad inviare delle comunicazioni ai cittadini non in regola. Nelle prossime settimane tanti lavoratori saranno raggiunti dagli avvisi bonari emessi dall’Inps.
La valanga di raccomandate solleciterà i professionisti autonomi a mettersi in regola coi contributi della pensione. Gli avvisi bonari, come spiegato dall’Inps nel messaggio n. 1023 dell’11 marzo 2024, riguarderanno la rata di contribuzione fissa IVS con scadenza novembre 2023 per i lavoratori autonomi. Vediamo nel dettaglio a quali lavoratori saranno rivolti questi avvisi.
Avvisi bonari cosa sta per accadere e a quali categorie
Gli artigiani e i commercianti che non hanno versato le quote di competenza dovranno regolarizzare la loro posizione in tempo utile per evitare di incappare in sanzioni e interessi. Ad informare i contribuenti iscritti alle relative gestioni autonome obbligatorie sarà una email di alert, inviata dall’Inps.
Nella comunicazione Inps si precisa anche quali sono le modalità di consultazione degli importi da versare. L’avviso bonario sarà a completa disposizione del contribuente all’interno del cassetto previdenziale artigiani e commercianti, consultabile da tablet, smartphone o PC. Per accedere alla sezione è necessario effettuare il login con SPID, Cie o CNS, oppure chiamare il contact center al numero verde 803.134.
L’ente nazionale ricorda che l’avviso bonario è un avvertimento ad adempiere e non una cartella esattoriale. Queste comunicazioni sono inviate periodicamente agli iscritti delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi la cui posizione risulta non coperta.
Con l’avviso bonario si evidenzia l’appuntamento trimestrale con il versamento dei contributi obbligatori fino a quando l’attività non è terminata. Dal momento della ricezione della raccomandata, si avranno 30 giorni di tempo per regolarizzare la posizione evitando sanzioni e onerose azioni di recupero da parte dell’ente.
In caso di versamento dei contributi già avvenuto è necessario fornire prova all’Inps inviando una comunicazione scritta e ricevuta di pagamento. Infatti, spesso capita che tanti lavoratori autonomi paghino in ritardo ma le procedure automatizzate dell’istituto non registrano in tempo utile il pagamento prima che gli avvisi bonari da trasmettere siano elaborati. Insomma, potrebbe essere il caso di controllare nel cassetto previdenziale se possa essersi attivata la procedura dell’Inps.