Brutte notizie per milioni di famiglie: a luglio potreste aspettare invano l’Assegno Unico, potreste non ricevere il vostro solito importo. Vediamo il motivo e, soprattutto, cosa fare per non perdere il sussidio.
Luglio non è iniziato proprio nel migliore dei modi per molte famiglie le quali hanno appreso che, questo mese, potrebbero non ricevere l’Assegno Unico, o meglio: potrebbero non ricevere la solita cifra. Magari si tratta di coppie con più figli e perdere anche solo una mensilità di questo prezioso aiuto, può significare ritrovarsi in grosse difficoltà.

L’Assegno Unico consiste in un sussidio mensile che si rivolge a quelle famiglie in cui sono presenti bambini e ragazzi al di sotto dei 21 anni di età. Non è essenziale l’Isee per ottenerlo ma, naturalmente, presentando l’Isee si può avere diritto ad un aiuto economico più sostanzioso.
Per molte coppie di genitori questo aiuto rappresenta una vera e propria salvezza in quanto ormai è sempre più difficile riuscire ad andare avanti con due stipendi medi se si hanno dei figli e magari anche un mutuo da pagare. Molti contavano sull’arrivo del sussidio in modo da affrontare l’estate con maggiore serenità e invece è arrivata l’ennesima stangata.
Assegno Unico: ecco chi rischia di perderlo a luglio
L’Assegno Unico è un aiuto che si rivolge alle famiglie in cui sono presenti figli che non hanno ancora compiuto 21 anni di età. Purtroppo molte famiglie a luglio non riceveranno il solito importo. Come mai questa decisione inaspettata da parte del Governo? Un improvviso cambio di rotta?

L’Assegno Unico, nel 2025, va da un minimo di 57,50 euro al mese a figlio fino ad un massimo di 201 euro. Più basso è l’Isee del nucleo familiare e più alto sarà l’importo soprattutto finché i figli sono minorenni. Per ottenere l’importo massimo occorre avere un Isee non superiore a 17.227,33 euro. Pertanto, anche se l’Isee non è indispensabile, è opportuno presentarlo in modo da poter eventualmente beneficiare dell’importo più alto.
Quello che molti non sanno, però, è che l‘Isee non è tutto uguale: ce ne sono due i quali differiscono moltissimo l’uno dall’altro. Di solito quando parliamo di Isee ci riferiamo all’Isee ordinario ma esiste anche l’Isee corrente. L’Isee ordinario si riferisce alla situazione economica di due anni prima mentre l’Isee corrente si riferisce alla situazione economica dell’anno prima o, in alcuni casi, anche di pochi mesi prima. Ma c’è un’altra differenza ancora più importante che mette a rischio proprio l’Assegno Unico.
Leggi anche: Pensioni, pesano troppo sulle casse dell’Inps, verranno cancellati milioni di assegni: ecco chi è a rischio
Assegno Unico: cosa fare per non perderlo
Brutta stangata per milioni di famiglie che, a luglio, potrebbero non ricevere l’Assegno Unico nella misura che si sarebbero aspettati. Cambio di rotta del Governo Meloni? Assolutamente no: si tratta di un piccolo dettaglio che riguarda l’Isee.

Come spiegato nel paragrafo precedente, esistono due tipi di Isee: ordinario e corrente. Il primo si riferisce alla situazione economica di due anni fa ed è valido per un anno; il secondo si riferisce alla situazione economica dell’anno precedente ma ha una validità limitata, infatti dura solo 6 mesi.
Leggi anche: Ormai è certo, arrivano soldi in più anche per gli autonomi: tutti i dettagli nel decreto e come richiederli
Pertanto se una famiglia ha fatto l’Isee corrente a gennaio e poi non lo ha rinnovato a giugno, a quel punto sarà come se non avesse presentato nessun Isee e, dunque, potrà ricevere solo l’importo minimo dell’Assegno Unico che corrisponde a 57,50 euro a figlio. Non riceverà il sussidio nella misura in cui se lo aspettava. Per continuare a ricevere il sussidio dell’importo che ci spetta dobbiamo aggiornare il prima possibile il nostro Isee corrente, magari con l’aiuto di un Caf.