Ormai è certo, arrivano soldi in più anche per gli autonomi: tutti i dettagli nel decreto e come richiederli

Anche per gli autonomi arrivano i soldi in più, ormai è ufficiale. Il decreto è stato pubblicato: ecco come richiederli e tutti i dettagli da conoscere.

Quando parliamo di un lavoratore autonomo ci riferiamo sempre a coloro che operano per conto proprio, in completa autonomia. Si tratta di quei professionisti che decidono in piena autonomia come organizzarsi per soddisfare le esigenze dei clienti di un’azienda. Generalmente, si tratta di lavoratori che godono di una notevole liberà e indipendenza, ma non sempre sono dei privilegiati.

donna esulta al pc
Ormai è certo, arrivano soldi in più anche per gli autonomi: tutti i dettagli nel decreto e come richiederli – abruzzo.cityrumors.it

Gli autonomi sono considerati dei non dipendenti, oppure assimilati a un dipendente, ma in ogni caso non possono considerarsi dei “dipendenti” in senso stretto del termine. Per questa categoria di lavoratori ora c’è una gran bella notizia, questo perché sono stati stanziati dei soldi anche per gli autonomi. Nel dettaglio, si tratta di un bonus dal quale prima erano esclusi e ora hanno l’occasione di richiederlo. Tuttavia, è bene sottolineare che non si tratta di un incentivo rivolto a tutti i liberi professionisti.

Arrivano i soldi del bonus anche per gli autonomi: a chi spetta e quali sono i requisiti

C’è un piccolo sforzo da parte del governo per quanto riguarda la crescita dell’occupazione in Italia, in particolare per le mamme lavoratrici. Stiamo parlando delle novità che riguardano proprio il bonus mamme, che nel 2025 cambia le modalità di erogazione e si rafforza la somma delle risorse da destinare al beneficio previsto per le professioniste autonome madri introdotto dalla Legge di Bilancio.

Come stabilito dall’art.6 del decreto legislativo 30 giugno 2025, n. 95, sono stati stanziati altri 180 milioni di euro, che andranno ad aggiungersi ai 300 milioni già previsti dalla misura economica e finanziaria del 2025. Ciò vuol dire che per l’incentivo sono stati stanziati in totale 480 milioni, il cui contributo si traduce in un beneficio di 40 euro al mese per tutto l’anno per le lavoratrici madri con 2 figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio minore.

donna al pc e bambina gioca alle spalle
Arrivano i soldi del bonus anche per gli autonomi: a chi spetta e quali sono i requisiti – abruzzo.cityrumors.it

È importante però fare una distinzione. Il bonus mamme era già previsto con il manovra di bilancio per il 2024, ma era rivolto alle lavoratrici madri con un rapporto a tempo indeterminato aventi 3 o più figli, come aveva stabilito l’art.1, comma 180, legge n. 213/2023. Adesso però le cose sono diverse, visto che l’incentivo si è allargato anche alle altre professioniste.

Il Consiglio dei Ministri ha quindi disposto la somma pari a 40 euro al mese a favore di lavoratrici con un contratto di lavoro dipendente o autonomo, l’importante è che abbiano un reddito inferiore ai 40mila euro all’anno e, come già detto, siano madri di 2 o più figli. Questi ora sono i nuovi requisiti da tenere in considerazione per poter richiedere il bonus.

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Bonus mamme 2025 anche per le autonome: come chiedere e ricevere l’incentivo

Dunque, facendo un riassunto, possiamo dire che il bonus mamme 2025 è un contributo previsto alle lavoratrici che hanno 2 o più figli con un contratto a tempo determinato, autonome e professioniste, fino al compimento del decimo anno del figlio più piccolo. In caso di 3 o più figli, l’incentivo si riceve fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.

mani reggono banconote
Bonus mamme 2025 anche per le autonome: come chiedere e ricevere l’incentivo – abruzzo.cityrumors.it

Le lavoratrici che rientrano nei requisiti per ottenere il bonus mamme hanno la possibilità di ottenere 40 euro al mese. La somma viene erogata dall’INPS, su richiesta diretta da parte dell’interessata, in un’unica soluzione nel mese di dicembre, per un totale di 480 euro netti, i quali sono esenti da prelievi fiscali e contributi.

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Dunque, dovrà essere la lavoratrice a fare la richiesta direttamente all’INPS, quindi non più il datore di lavoro, recandosi nel sito web ufficiale ed accedendo tramite le credenziali Spid, Cie e Cns. Per il momento non sono state ancora rese note le istruzioni su come procedere nel fare la domanda.

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